Sfratto della Lazio Nuoto, ora è guerra con il Comune per l’impianto della Garbatella

Adesso è guerra aperta tra il Campidoglio e la Lazio Nuoto. Società punta di diamante della Polisportiva biancoceleste. Che nell’arco dei decenni ha sfornato campioni di altissimo livello. Affermatisi in vasca a livello nazionale e internazionale in 120 anni di storia. Basti solo per esempio ricordare i campioni olimpici del 1960 Giancarlo Guerrini e Salvatore Gionta. O l’allenatore del Setterosa olimpico Pierluigi Formiconi. Passando per gli atleti della sezione paralimpica Lorenzo Peruzzo e Chiara Vellucci. Insomma, una grandissima storia di successi che però il Campidoglio sembra non aver considerato al momento della stesura del bando. Quando nel 2018 era scaduto il vecchio affidamento. Infatti secondo la versione dei fatti fornita proprio dalla SS Lazio Nuoto, si sarebbe privilegiata troppo l’offerta economica. Non tenendo abbastanza conto dell’esperienza e del curriculum sportivo delle società partecipanti.

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Per lo sfratto dalla piscina della Garbatella è guerra giudiziaria tra il Comune e la Lazio Nuoto

Così ad aggiudicarsi per i prossimi anni l’uso della piscina della Garbatella è stata l’associazione sportiva dilettantistica Maximo. Che per come è stato concepito l’avviso pubblico ha fatto un’offerta migliore. Ma la Lazio non c’è stata e ha presentato ricorso al TAR contro l’assegnazione. Ottenendo una vittoria a maggio. Quando i giudici amministrativi hanno rilevato in sentenza delle criticità nel bando. Decretandone l’annullamento. Tutto a posto dunque? Neanche per sogno. Perché il Campidoglio ha nominato una commissione tecnica esterna. Per scovare gli eventuali vizi nella procedura e ottemperare alla sentenza del TAR. E al termine del lavoro l’assegnazione alla SSD Maximo è stata confermata. Com la conseguente intimazione dello sfatto alla SS Lazio Nuoto per il prossimo 2 settembre.

Il presidente Massimo Moroli, noi da qui non ce ne andiamo. Niente chiavi al Comune fino al termine della vicenda giudiziaria 

A fronte della intimazione di sfratto per il prossimo 2 settembre fatta pervenire dal Comune di Roma alla SS Lazio Nuoto la posizione del presidente Massimo Moroli è stata durissima. Non restituiremo le chiavi della piscina della Garbatella al Campidoglio, ha dichiarato Moroli. Almeno finché non sarà definita tutta questa vicenda davanti al giudice. Secondo noi il bando che è stato pubblicato era illegittimo, perché troppo sbilanciato sulla sola offerta economica. In più dopo aver vinto davanti al TAR in primavera, ci siamo attrezzati con le nuove iscrizioni. E i corsi per i soci inizieranno già la settimana prossima. E chiaramente non poter più usufruire dell’impianto rappresenterebbe per la Lazio Nuoto un danno molto rilevante. Sul piano economico certo. Ma evidentemente anche per l’immagine della Polisportiva.

L’assessore allo sport Daniele Frongia, il presidente della SS Lazio Nuoto Massimo Moroli chieda scusa agli iscritti e faccia un esame di coscienza.

La replica del Campidoglio alle accuse lanciate dal presidente della SS Lazio Nuoto Massimo Moroli non si è fatta attendere. Ed è arrivata direttamente per bocca dell’assessore allo sport Daniele Frongia. Sono dispiaciuto per il fatto che gli attuali gestori della piscina della Garbatella non si siano aggiudicati il bando, ha dichiarato Frongia. Ma siamo più che convinti che sia tutto regolare. Dopo la sentenza del TAR abbiamo provveduto a nominare una commissione tecnica composta da personalità esterne all’amministrazione. Che ha esaminato i documenti alla luce dei rilievi mossi dai giudici amministrativi. E ha rispettato pedissequamente quanto disposto in sentenza. Fin qui Frongia, ma è chiaro che la battaglia giudiziaria continuerà anche nei prossimi mesi. Mentre è difficile capire cosa accadrà il 3 settembre. Con il Comune che vorrebbe dare le chiavi della piscina all’ASD Maximo e là SS Lazio Nuoto che non sembra disposta ad uscire per nessuna ragione.

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