Sgarbi difende a spada tratta Massimo Carminati (video)

Sgarbi carminati

Non c’è dubbio: Vittorio Sgarbi ha coraggio e difende a spada tratta il provvedimento che ha scarcerato Massimo Carminati. “E’ la legge che lo dice”, afferma in un video diffuso poco fa.

Il popolare critico d’arte ha fatto riferimento in modo preciso ai provvedimenti che hanno riguardato Carminati, condannato per “reati che non sono la mafia”. Perché la Cassazione ha rigettato l’impostazione portata avanti negli anni dalla Procura della Repubblica di Roma.

Video di Sgarbi per Carminati

Ebbene, dice Sgarbi, non si può sostenere che “siccome Carminati è antipatico deve stare in galera come un mafioso anche se la Cassazione ha stabilito che non lo è”. Ed in effetti il tema è quello della decorrenza termini. Secondo le norme in vigore non puoi stare in custodia cautelare in carcere per più dei due terzi rispetto alla pena massima prevista dal codice penale per il resto per cui sei condannato. È se la condanna prevede al massimo otto anni, a cinque anni e quattro mesi di reclusione esci perché così lo stabilire la legge e non “la mafia”….

“E’ la Cassazione ad aver detto che non c’è mafia”

Nel video, Sgarbi cita i giornalisti che hanno sostenuto la liceità della scarcerazione di Carminati e attacca quanti la contestano, come se in galera ci si debba starci a prescindere dal diritto.

Ed è curioso, nota Sgarbi, che sia proprio il ministro della giustizia a cadere in fallo. Bonafede invia gli ispettori per capire che cosa è accaduto. Ma Piero Sansonetti scrive sul Riformista – dice Sgarbi – che basterebbe qualche lezione serale di diritto per capirlo.

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