Sgarbi svela il programma da assessore alla Cultura: “Ecco come rifaremo grande Roma “

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“Dopo la vittoria elettorale, il Giubileo del 2025 sarà la grande occasione per rimettere Roma sul palcoscenico del mondo e riportarla ad essere la capitale della culturale universale”. Vittorio Sgarbi, da assessore alla Cultura in caso di vittoria del candidato del centrodestra Enrico Michetti a sindaco di Roma, parlando con il Messaggero, si dice pronto a rilanciare la capitale “anzitutto parlando con tutti, anche con due ottimi sindaci come Rutelli e Veltroni, che cercherei di coinvolgere in questo evento organizzativo e farci dare idee culturali. Servono i capaci ei volenterosi. Michetti, che è insieme una figura di grande appeal popolare e un competente, è su questa stessa lunghezza d’onda. La Matone per esempio è bravissima. Saremo un tridente. Guardando a destra a sinistra, dovremo guardare anche nel mondo grillino. Dentro quella che è stata la squadra della Raggi ma lei li ha lasciati andare via”.

Sgarbi alla Cultura: “La Raggi ci ha lasciato le rovine

A Roma serve gente competente – afferma il critico d’arte – Il vero colpo sarebbe avere il generale Figliuolo con noi al Campidoglio: per la logistica e per tante cose. Serve un esercito di volontari, ma a pagamento, che faccia aprire tutte le chiese di Roma spesso abbandonate e un generale che guidi, con buon senso e spirito pratico, l’uscita di questa metropoli da una febbre che, anche al netto del Covid, dura da troppo tempo. Come commissario al Giubileo, invece, la persona giusta a mio parere è monsignor Andreatta. E’ quello che organizza i viaggi della Chiesa nei Paesi musulmani, che mette a contatto la nostra religione con quella indiana e con tante altre. Lo vedo bene come commissario o coordinatore perché non è un baciapile ma un pragmatico. Io sono più curiale di lui, che è un prete laico”.

Il Comune di Roma ha 78 musei ma non sa valorizzarli

Quanto agli altri progetti, Sgarbi parla dei musei di Roma: “Il Comune ne ha 78, serve metterli a sistema ai musei statali, ai musei provati, ai Musei Vaticani – settimi nella classifica dei più visitati del mondo – e coordinando il tutto faremo un Louvre diffuso che farà impallidire quello parigino. Con un unico biglietto e con la gratuità d’ingresso per molti musei comunali – precisa in un’intervista data anche al Tempo – le persone potrebbero davvero sentire Roma come un plesso di siti culturali, meravigliosi, che nessun’altra città ha al mondo. Farei una mostra che valorizza il fondo Torlonia, tramite il quale – molto meglio di come viene fatto adesso – si fa capire che cosa è stata la grandezza di Roma. Poi, super-mostra sulla Roma dei papi: il ‘500 e ‘600″. Sgarbi propone inoltre “una esposizione molto coraggiosa su Roma al tempo del fascismo, ultimo momento della grande architettura in questa città”.

“Il tridente con Michetti e Matone sarà vincente”

Sulla giunta Raggi il giudizio di Sgarbi resta fortemente negativo, “perché la Raggi – dice al Tempo – non ha sentito la grandezza di Roma, ma la miseria. Occorre ripartire dalle rovine dell’amministrazione targata Movimento Cinque Stelle. Oltre al tridente che vede in campo Michetti, Matone e me, si potrebbero richiamare Carla Raineri, Marcello Minenna e Massimo Colomban: una ex capo di gabinetto e due ex assessori molto competenti che sono stati cacciati appunto dalla Raggi”.