Sgominata banda di rom. Rapinavano supermarket in quarantena

I Carabinieri del nucleo di Velletri hanno sgominato una banda di cinque criminali. Tutti di origine Sinti di età compresa tra i 25 e i 45 anni. I malviventi avevano la loro base ad Ardea ed erano dediti a rapine seriali a danno dei supermercati della provincia e della capitale. L’ordine di arresto e’ scattato all’alba per ordine della Procura di Velletri. Che aveva acquisito i filmati di molte telecamere di sorveglianza dei supermercati svaligiati. La banda agiva con un metodo consolidato sotto la guida di un capo. Secondo le notizie fornite dagli inquirenti gli uomini si vedevano in una casa proprio vicino ad Ardea e da lì programmavano i futuri colpi da mettere a segno. Una volta scelto il giorno e l’esercizio commerciale da svaligiare, i cinque si muovevano in modo professionale. Uno di loro entrava e metteva fuori uso i sistemi di sicurezza. Un altro con una ricetrasmittente teneva il collegamento con i due ‘pali’ che aspettavano fuori. E l’ultimo uomo dotato di trapano e attrezzi da scasso apriva la cassaforte del supermercato. I colpi accertati avrebbero fruttato sicuramente oltre 30 mila euro in poche settimane. Ma si sospetta che i rapinatori in realtà avrebbero nascosto un bottino molto più ingente.

Finisce in manette la banda dei supermercati. Agivano senza scrupoli anche in quarantena 

È finita in manette una banda di pericolosi criminali dedita a rapine seriali nei supermercati. Particolarmente dure le motivazioni contenute nell’ordine di arresto formato dal GIP di Velletri. Perchè i cinque rapinatori arrestati hanno agito indisturbati approfittando del periodo della quarantena. Violando il divieto di l proprio comune di residenza e manifestando un totale disprezzo per la legge e le regole. Con l’ulteriore rischio di contribuire alla diffusione della pandemia. Nella casa del capo banda H.R. sarebbero inoltre stati ritrovati oggetti di lusso, divani pregiati è un televisore di 80 pollici. Tutta refurtiva che è stata catalogata e restituita ai legittimi proprietari. Insomma un altro caso di crimine e malaffare legato in qualche modo al mondo dei campi rom e della immigrazione irregolare. Una costante che si ripete davvero troppo spesso in queste settimane. E che al di là del lavoro egregio delle Forze dell’Ordine pone pesanti interrogativi. Su come affrontare quella che sta diventando sempre più una vera e propria emergenza sociale. Tra roghi tossici, traffici illeciti di rifiuti e rapine adesso davvero non se ne può più.

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