Sgominata banda organizzatissima di rom che rubavano nelle case: 9 gli arrestati

immigati arrestato - foto generica

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Sgominata una banda specializzata in furti in abitazione che operava in tutta Italia e che negli ultimi mesi aveva messo a segno numerosi colpi in Toscana. Alle prime luci dell’alba di mercoledì 25 ottobre, si è appreso oggi, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Firenze, a conclusione di mirata e prolungata attività investigativa, hanno arrestato nove uomini, di età compresa fra i 23 e 54 anni, accusati di far parte dello stesso gruppo criminale. I fermati, tutti di etnia rom e provenienti dal campo nomadi di Secondigliano, bloccati dai militari che hanno fatto irruzione all’interno di un’abitazione in Sesto Fiorentino e in un prefabbricatoin una zona rurale di Prato: la dimora di fortuna sarebbe stata scelta dalla banda come base operativa per i colpi in Toscana.

Nel mirino un’auto utilizzata per i furti con targa e colore cambiati

Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze e consistite sia in indagini tradizionali che tecniche, avviate a seguito di una denuncia di furto in abitazione sporta da una cittadina residente a Scandicci (Firenze) durante lo scorso mese di agosto. Le attività di indagine, spiegano i carabinieri, hanno permesso di ricollegare gli autori di tale furto a tantissimi altri episodi delittuosi per la commissione dei quali i quali i malviventi erano soliti utilizzare una station wagon di grossa cilindrata, a cui cambiavano targhe e colore della carrozzeria dopo ogni furto.

Una banda organizzata e professionale

L’attività investigativa dell’Arma ha consentito, quindi, di far luce – sotto un profilo allo stato gravemente indiziario – su di un sodalizio in grado di eludere i controlli di polizia, garantirsi preziose via di fuga e depredare di ogni bene le abitazioni oggetto dei loro raid. Il gruppo, che agiva cambiando frequentemente ulteriori auto a noleggio per complicare le indagini, caratterizzato da elevata efficacia e professionalità: gli esecutori materiali scendevano dall’autista in strade isolate, mentre quest’ultimo attendeva alla guida, con il motore acceso, mantenendosi in costante contatto con i complici nel frattempo in casa, avvisandoli dell’eventuale arrivo di pattuglie e pronto a recuperare i restanti componenti al fine di dileguarsi rapidamente.

Per entrare nelle case la banda distruggeva tutto

Il gruppo criminale si procurava l’ingresso nelle case distruggendo ogni barriera o ostacolo, arrecando gravissimi danni alle abitazioni stesse mediante arnesi atti allo scasso (martelli di grosso calibro, asce, cacciavite, flessibili e piedi di porco), tutti recuperati al momento del fermo. Gli indagati sorpresi e fermati dai militari all’interno di un prefabbricato in un’area rurale di Prato mentre dormivano, ignari delle operazioni in corso.

Recuperata gran parte della refurtiva

Nelle perquisizioni personali, locali e veicolari eseguite durante la cattura, recuperata gran parte della refurtiva accumulata illecitamente dagli indagati nel corso dei furti messi a segno nei giorni scorsi nei comuni di Firenze, Fiesole, Scandicci e Bagno a Ripoli: 2.400 euro in contanti in banconote di vario taglio, diverse borse da viaggio griffate (Gucci, Fendi e Louis Vuitton), vari orologi e preziosi in oro di famiglia. Sequestrata anche un’auto di grossa cilindrata sulla quale montati dispositivi lampeggianti e acustici simili a quelli utilizzati dalle forze di polizia. I fermati condotti presso le case circondariali di Firenze Sollicciano e Prato.