Si cambia anche in Finlandia: il nuovo governo di destra dice “basta” ai clandestini

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Il futuro premier finlandese, il conservatore Petteri Orpo, ha dichiarato che una delle sue priorità sarà una riforma dell’immigrazione. “Solo se la Finlandia sarà forte potrà prendersi cura delle necessità di base dei suoi cittadini e della sicurezza della Finlandia”, ha detto Orpo, leader del partito della Coalizione nazionale (Ncp). Le sue parole arrivano dopo che si annunciava un accordo per la nuova coalizione di governo, che verrà finalizzato nel weekend. Del nuovo esecutivo faranno parte anche I Finlandesi, formazione euroscettica e anti immigrati di estrema destra, oltre a Cristiano Democratici e al partito della minoranza svedese.

Saranno accolti al massimo 500 “rifugiati” l’anno

Riikka Purra, leader di I Finlandesi, chiede “un cambiamento di paradigma” sulle politiche per i migranti che comprende una stretta sulle riunificazioni familiari e la concessione dell’asilo, un tetto massimo di accoglienza di 500 “rifugiati” l’anno e la riduzione dei permessi di residenza. Il nuovo governo prevede anche una stretta sul lavoro, con tagli ai sussidi di disoccupazione, interventi sul diritto di sciopero e nessuna paga per il primo giorno di malattia. Sono previsti tagli alle tasse sul reddito a favore dei redditi medio bassi, da finanziare con un rialzo dell’Iva dal 10 al 14% su farmaci, cinema ed eventi culturali.

Finisce l’èra di Sanna Marin

Nel nuovo governo otto ministeri andranno all’Ncp, mentre sette sono destinati a I Finlandesi, partito che entra per la prima volta al governo. Purra potrebbe andare alle Finanze, ma al momento la lista dei ministri non è ancora nota. I negoziati per la formazione del governo dopo le elezioni di aprile sono stati particolarmente lunghi per lo standard finlandese. Orpo succederà alla socialdemocratica Sanna Marin.