Siamo in discesa, complice la temperatura e i vaccini: 1.147 contagi e 35 morti

covid 2 aprile (2)
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Sono 1.147 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia secondo il bollettino di oggi, 18 giugno, con i dati della Protezione Civile, regione per regione. Nella tabella si fa riferimento ad altri 35 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 216.026 tamponi con un tasso di positività allo 0,5%. Sono stati 416 ricoverati in terapia intensiva, 28 in meno da ieri.

La pandemia non morde più nel Lazio

Sono 147 i nuovi contagi da Coronavirus nel Lazio secondo il bollettino di oggi, 18 giugno. Nella tabella si fa riferimento ad altri 3 morti. Da ieri i guariti sono 564. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti quasi 9mila tamponi e oltre 15mila test antigenici con una percentuale di positività dello 0,6%. Nella Regione i ricoverati sono 337, 31 in meno. Le terapie intensive occupate sono 77, in calo di 4 casi. “I casi a Roma città sono a quota 94” dice l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato.

Le considerazioni di Draghi sulle conseguenze della pandemia

“La pandemia da Covid ha colpito le nostre vite e le nostre società in maniera devastante. Hanno perso la vita almeno 3,8 milioni di persone – un quinto delle quali in Europa. L’Italia e la Spagna sono tra i Paesi più colpiti con un totale complessivo di oltre 200.000 decessi. L’incertezza creata dalla pandemia, assieme alle misure adottate per il suo contenimento, hanno inciso pesantemente sull’economia”. Così il premier Mario Draghi, a Barcellona, dove è stato insignito del Premio per la costruzione europea del Cercle d’Economia.

Drammatico bilancio per l’economia Ue

“Il prodotto interno lordo dell’Unione europea è calato di 6,1% – la maggiore contrazione mai registrata. La riduzione più forte registrata in Italia e in Spagna, dove il Pil è calato rispettivamente dell’8,9% e del 10,8%. Lo sviluppo di alcuni vaccini efficaci – ha rimarcato il presidente del Consiglio – ha tracciato un percorso ben definito per uscire da questa crisi. Avviate ambiziose campagne vaccinali in tutta l’Ue, le quali stanno riuscendo a salvare vite e a ridurre la pressione sugli ospedali”.

Draghi: evitata una recessione più profonda

“La rapidità di questa ripresa è anche merito dei responsabili politici di tutto il mondo. Per tutta la durata della crisi, governi e banche centrali hanno implementato risolute misure di politica fiscale e monetaria a sostegno dell’economia ha sottolineato Draghi -. I regolatori del sistema bancario hanno concesso moratorie sui prestiti, oltre a sospendere alcune delle loro norme prudenziali in modo tale da prevenire il rischio di una stretta creditizia”. “Questo adeguamento tempestivo delle politiche – ha proseguito – non ha soltanto permesso di evitare una recessione ancora più profonda e di salvaguardare milioni di posti di lavoro, ma ha anche attenuato il rischio di isteresi, oltre a creare le premesse per una rapida ripresa economica.