Sileri querela Aurigemma e si fa male con le minacce in tribunale

Sileri aurigemma

Sileri sbatte il muso contro Aurigemma. Con una figura che un sottosegretario non dovrebbe mai permettersi.

È accaduto che il videopresente Pierpaolo Sileri si sia sentito offeso per alcune interrogazioni presentate alla Pisana dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Antonello Aurigemma. Questi aveva messo in fila alcuni elementi nei documenti proposti all’attenzione di Zingaretti chiedendo risposta. Come del resto è suo diritto visto che il popolo lo ha eletto per fare quello che prevedono le norme vigenti.

Sileri perde con Aurigemma

Le due interrogazioni di Aurigemma su Sileri sollecitavano chiarimenti su una sua presunta incompatibilità dell’esponente pentastellato per la sua attività professionale presso la struttura privata accreditata “Nuova Villa Claudia” mentre ricopriva anche l’incarico di Presidente della Commissione Igiene del Senato.

Offeso, Sileri aveva sporto querela per diffamazione. E ora la notizia è che il pm ha proposto invece l’archiviazione di Aurigemma.

Un sottosegretario dovrebbe ben sapere che le funzioni di consigliere regionale sono tutelate anche dall’articolo 122 della Costituzione che garantisce l’insindacabilitá delle opinioni espresse dai componenti delle assemblee elettive regionali.

Non si puniscono le interrogazioni

Si sfoga giustamente l’esponente di Fdi: “Resta quindi l’amarezza per l’atteggiamento del Sottosegretario Sileri che evidentemente cerca di sfuggire dalla ricerca della verità con maldestri tentativi giudiziari. Da un esponente del Governo non ci saremmo aspettati un comportamento del genere”.

Ma si sa, sono sempre gli “illuminati” a pretendere soluzioni che non esistono. E in questo caso la pretesa di non dover rispondere è davvero poco edificante. La cosa che più dispiace è che si tratta di un parlamentare – e poi uomo di governo – eletto dopo essersi candidato in una lista che voleva praticare la rivoluzione. In questo caso però Sileri ha cercato la censura dell’azione politica avversa. Ma non è esattamente il comportamento che ci si possa attendere da chi ha militato e milita nei Cinque stelle. Forse, gli converrà inviare un biglietto di scuse al consigliere di Fratelli d’Italia.