Silvestroni (Fdi): la regione Lazio riapra gli ospedali

Ospedali silvestroni

Servono ospedali contro il coronavirus. Mentre la Lombardia è pronta ad allestire padiglioni della fiera di Milano e la regione Calabria avvia piani straodinari di reperimento strutture e personale, la regione Lazio che più delle altre avrebbe dovuto prendere atto della gravità della situazione sembra ancora inerme e immobile e non prende decisioni  preventive per la cura di possibili infetti.

Riaprire gli ospedali nel Lazio

Non mi interessa adesso criticare la gestione della sanità di questi anni di Zingaretti. Ma da deputato residente in Provincia di Roma ho il dovere di caricarmi tutto il disagio e le preoccupazioni dei cittadini che vivono nei 120 comuni della città metropolitana di Roma Capitale. Chiedo pertanto che si attivi immediatamente un piano straordinario per reperire strutture e personale. Questo al fine di fronteggiare l’emergenza e potenziare con almeno 1000 postazioni di terapia intensiva reperibili negli ospedali dismessi nella Provincia di Roma. Mi corre l’obbligo di proporre alla Regione Lazio e fare presente che esistono strutture idonee a garantire adeguati servizi di assistenza che occorre  immediatamente rendere idonee allo scopo.

Gli esempi in provincia di Roma

Certamente gli ospedali di Velletri e Palombara Sabina e Subiaco potrebbero essere efficientati rapidamente riaprendo e potenziando i reparti chiusi da poco. Così come potrebbe essere prevista la riapertura degli ospedali di Albano, Bracciano e Genzano, riaprire e attrezzare i reparti chiusi dell’ospedale di Marino, aprire subito quello del Regina Apostolorum di Albano e reperire spazi in quello di Anzio. Va avviato poi un piano straordinario di assunzione per personale medico e paramedico a tempo determinato, finalizzato alla gestione dell’emergenza.

La Regione Lazio, questa volta senza indugio, non perda ulteriore tempo. Offro ovviamente tutta la mia disponibilità ai dirigenti delle aziende sanitarie locali e dei distretti sanitari per affrontare l’emergenza. Se questa emergenza ci insegna qualcosa è il senso di unione e di condivisione delle possibili soluzioni. Facciamo presto!

*deputato di Fratelli d’Italia