Silvestroni (FDI), porto a Conte le chiavi dei commercianti di Albano (video)

I commercianti di tutta Italia stanno simbolicamente riconsegnando alle istituzioni le chiavi dei loro negozi. Per dire una volta ancora che senza aiuti immediati e da soli non ce la possono fare. E’ successo a Roma, e adesso è stata la volta di Albano, popolosa cittadina della provincia. Circa 400 chiavi che il deputato di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni ha portato direttamente in Aula a Montecitorio. Per far capire al governo che la pazienza e i soldi dei commercianti sono finiti. Anche perchè tutti si aspettavano molto di più dalla  cosiddetta fase due. Che invece nasce tra molti dubbi e mille contraddizioni. Ma soprattutto senza quegli strumenti immediati di sostegno economico che commercianti e piccoli imprenditori avevano richiesto a gran voce. Per essere sostenuti nella sanificazione dei locali e nel pagamento degli affitti. E per avere  liquidita immediata per rifornire il magazzino e pagare i dipendenti. Tutte cose finora rimaste sulla carta. Con l’aggravante della confusione sulle date delle possibili riaperture. Tra asporto, tavolini distanziati e divieti fino al primo giugno per parrucchieri ed estetisti, si rischia davvero una falsa partenza. Aggiungiamoci anche che molti sindaci e Regioni si stanno ribellando alle chiusure e il quadro del disastro è completo.

 

I commercianti di Albano consegnano 400 chiavi a Conte. Silvestroni (FDI), servono risposte immediate

Circa 400 chiavi di altrettanti esercizi commerciali della cittadina di Albano sono state consegnate simbolicamente al premier Conte e al governo. Per chiedere di poter lavorare subito, perchè i piccoli imprenditori non ce la fanno più. Si è incaricato di portare in Parlamento le chiavi il deputato di Fratelli d’Italia Marco Silvestroni, che ha chiesto la parola sull’ordine dei lavori. E’ necessario modificare subito l’articolo uno del DPCM del 26 aprile, ha spiegato all’Aula Silvestroni. Perchè servono aiuti concreti che nel decreto liquidità mancano completamente. Nessuno ha pensato ai commercianti e ai piccoli imprenditori, che sono la vera spina dorsale del Paese. Serve la presenza qui alla Camera dei Deputati del Ministro dello Sviluppo economico, che deve dare delle risposte e assumersi le proprie responsabilità. Proporremo delle modifiche al decreto, ha concluso Silvestroni. Venendo incontro a quanto ci hanno richiesto i cittadini e le categorie produttive. A cominciare dalla sospensione dei mutui fino alla cessazione dell’emergenza. Il governo deve dare indicazioni chiare al mondo produttivo, prima che tutta l’Italia vada in fallimento.

Subito contributi a fondo perduto e sospensione di tutti i tributi locali. E più coraggio per riaprire subito dove si può

Serve più coraggio e  permettere dove si può di riaprire subito le attività commerciali. Queste le principali richieste dei piccoli e medi imprenditori al governo, che finora non ha dato risposte. Perchè accedere ai 25 mila euro del prestito previsto dal decreto liquidità per molti è impossibile. Le banche richiedono comunque garanzie e in ogni caso si tratta di soldi che andranno restituiti con gli interessi. Per non parlare dell’elemosina dei 600 euro per le partite IVA. O del meccanismo della ritenuta di acconto per sostenere gli affitti, completamente inutile visto che le attività sono chiuse per legge. E ovviamente non si fattura. Servirebbe ben altro, e secondo il deputato di fratelli d’Italia Marco Silvestroni la via è quella dei contributi a fondo perduto. Da erogare da parte dello Stato direttamente alle aziende, o tramite la mediazione dei comuni. Insieme alla sospensione immediata dei mutui e di tutte le tasse e i tributi anche di livello locale. E sostegno diretto per la sanificazione dei locali commerciali e il pagamento dei canoni di locazione.

Insomma un pacchetto completo di interventi immediati che saranno necessari per ripartire, e per impedire che la simbolica consegna delle chiavi diventi una rinuncia definitiva a tirare su la serranda del negozio o a riaprire il ristorante. Vedremo se le 400 chiavi dei commercianti di Albano suoneranno la sveglia al governo o se ancora una volta si parlerà dell’ennesima occasione persa per far ripartire davvero l’Italia.

Protesta commercianti

Grazie al nostro deputato Marco Silvestroni – Camera dei Deputati, la protesta civile di 400 attività commerciali di Albano, che rischiano di non riaprire più, è arrivata in Parlamento con la consegna simbolica delle chiavi.Basta ingiustizie. Chi può riaprire in sicurezza lo si lasci lavorare!#coraggioAlbano #noistiamoconicommercianti

Pubblicato da Fratelli d'Italia Albano Laziale su Mercoledì 29 aprile 2020