Silvio Berlusconi ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano


Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi si trova all’ospedale San Raffaele di Milano per controlli. A quanto apprende l’Adnkronos Salute, l’ex premier è arrivato nel pomeriggio di ieri e domattina dovrebbe rientrare a casa.

Prima del ricovero in ospedale l’intervista di Berlusconi tranquillizzante

Prime del ricovero in ospedale Berlusconi ha rilasciato un’intervista al Messaggero Veneto. I rapporti nella maggioranza? “Eccellenti. La consonanza con i nostri alleati non nasce soltanto dall’impegno con gli italiani che abbiamo assunto insieme alle elezioni, ma ha radici ben più profonde, in un’alleanza trentennale che risale alla mia discesa in campo e che non è mai stata messa in discussione nelle diverse stagioni politiche”. Lo dice il Cavaliere al ‘Messaggero veneto’, spiegando che “fra noi esistono rapporti non soltanto di collaborazione, ma anche di vera amicizia personale, nata da tante battaglie politiche condivise. Poi, all’interno dell’alleanza ognuno ha una storia e un ruolo politico diverso. Noi con i nostri valori e i nostri principi lavoriamo al Governo in modo leale e costruttivo, perché il successo dell’esecutivo Meloni è il successo di tutti noi e soprattutto dell’Italia”.

“La posizione sull’Ucraina? Non è cambiata”

Sull’Ucraina “la nostra posizione non è diversa da quella del Governo, dell’Ue e della Nato. Questo non toglie che io sia angosciato dalle sofferenze e dai pericoli insiti nel conflitto in Ucraina. Credo, del resto, che ogni persona ragionevole veda la necessità di porre termine a questa guerra pericolosa per tutti noi e a far tornare protagoniste le diplomazie e non i cannoni. Ma fino a quando questo non avverrà, l’Italia farà la sua parte per mettere l’Ucraina in condizione di difendersi”.

È ipotizzabile che il Ppe abbandoni la storica alleanza a Bruxelles con il Pse per abbracciare i conservatori? “In effetti – concede il leader di Fi – l’accordo con i socialisti in Europa sembra mostrare la corda. Alcune decisioni discutibili, come il blocco della costruzione di auto non elettriche e quella sulle ‘case green’, che imporrebbe in Italia costosissime ristrutturazioni, sono figlie proprio di questo clima politico. Naturalmente la tutela dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici sono obiettivi prioritari, ma vanno perseguiti con politiche realistiche che non danneggino l’Europa a vantaggio di altri competitori mondiali. Sì, credo che un centrodestra europeo, affine a quello italiano, con i popolari, i liberali, i conservatori e altre forze del centrodestra democratico sia un obiettivo al quale vale la pena di lavorare”.