Simone Schiavello accoltellato e ucciso a Ostia: fermato un sospettato

E’ stato un sospettato per la morte di Simone Schiavello, il 19enne di Ostia che mercoledì sera è stato accoltellato e ucciso in via Forni. Nonostante la corsa disperata in ospedale e i tentativi dei medici di salvargli la vita, ieri sera – dopo ore di agonia – il cuore del giovane, poco prima delle 21, ha smesso di battere all’ospedale San Camillo di Roma, dove era ricoverato in terapia intensiva dopo un intervento d’urgenza. Le sue condizioni erano apparse da subito disperate e ieri è arrivata la notizia che nessuno avrebbe voluto ricevere.

Subito dopo la sua morte, un sospettato sarebbe stato fermato e portato in caserma. Ora ai Carabinieri il compito di indagare e di continuare a fare chiarezza sulla terribile vicenda, che ha scosso e indignato Ostia (e non solo).

L’aggressione e l’accoltellamento a Ostia

Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo sarebbe stato colpito al torace con un coltello al culmine di una lite scoppiata in strada, forse per motivi ancora da chiarire. Una discussione violenta, poi Simone che finisce a terra, in un lago di sangue. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri e il personale sanitario del 118, che ha trasportato il 19enne d’urgenza al San Camillo. Ma per lui non c’è stato nulla da fare.

Gli investigatori hanno subito avviato le indagini, hanno raccolto le testimonianze di chi potrebbe aver assistito a quella terribile scena. E ora un presunto autore dell’accoltellamento, un 34enne, è stato fermato. A Ostia restano il dolore, la rabbia. “Giovani vite che se ne vanno così, come se nulla fosse. Non si può stroncare una vita così. Simo, mi hai lasciato senza parole, per me è stato un piacere conoscerti” – ha detto Veronica sui social, dove ha pubblicato una foto del giovane sorridente. Un 19enne come tanti, che viveva a Ostia, che amava il calcio, la ‘sua’ Roma.

Intanto, martedì al X Municipio una delegazione della Commissione antimafia, guidata dal presidente Chiara Colosimo, sarà a Ostia per sentire il procuratore aggiunto Ilaria Calò, il sindaco Roberto Gualtieri, il prefetto Lamberto Giannini, il questore Roberto Massucci, i comandanti provinciali dei carabinieri e della Finanza Marco Pecci e Giancarlo Franzese e il capo centro della Dia Mario Conio.