Simone Sperduti, domani i funerali. Il poliziotto che lo ha investito, ‘dovevo morire io’

Si terranno domani, lunedì 29 agosto, i funerali di Simone Sperduti, Il 19enne che mercoledì all’alba è stato travolto e ucciso da un’auto. Lui, che stava andando al lavoro e si trovava sullo scooter Honda SH 300, è stato investito da una vettura, una Opel Meriva. Alla guida un poliziotto, che è poi risultato essere positivo ai test su alcol e droga. Quando quella mattina era salito a bordo, non lucido e con la patente che risulterebbe scaduta da anni.

Il dramma si è consumato sulla rampa di accesso al raccordo anulare, con un impatto che è stato violentissimo. E fatale per Simone, nonostante i soccorsi e i disperati tentativi di rianimarlo. Una giovane vita spezzata, con tutti i suoi sogni. Come quello di diventare un Vigile del fuoco, come suo papà. Aspettava l’esito del concorso, Simone. Amato da tutti, nella sua Centocelle. Il poliziotto che lo ha investito, è stato arrestato. E dovrà rispondere di omicidio stradale aggravato dall’uso di alcol e droghe. Pagherà il suo conto con la giustizia, e ha scritto una lettera pubblica chiedendo perdono. ‘Ho sbagliato, cavolo, ho sbagliato – si legge nella missiva. E chiedo perdono a voi e a Dio’. Ma purtroppo nessuno riporterà indietro il ragazzo ai suoi cari.

La lettera del poliziotto. Dovevo morire io non Simone

I funerali di Simone Sperduti, che avrebbe compiuto 20 anni a dicembre, si terranno domani, alle 10 a Roma, presso la Chiesa del Santissimo Sacramento, in Largo Agosta. Intanto, il poliziotto che lo ha travolto e ucciso ha chiesto perdono, con una lettera aperta.

L’uomo ora è in carcere, dovrà rispondere di omicidio stradale aggravato e proprio ieri il suo arresto, durante l’udienza, è stato convalidato. Andrea Persi, 46 anni, ha risposto alle domande e ha scritto una lettera di scuse ai familiari del ragazzo. Penna alla mano, ha messo nero su bianco il suo dolore. “Ho sbagliato, cavolo ho sbagliato, avrei voluto morire io. Dovevo morire io. Vi chiedo perdono. Niente vi ridarà più vostro figlio, ma io farò qualsiasi cosa possa aiutarvi. Vi chiedo perdono, e a Dio. Avrei dovuto morire io. Ho il cuore in pezzi, ma so che è nulla rispetto a quello che state provando voi. Odiarmi è il minimo”.