Simulava incidenti stradali e chiedeva il risarcimento con le minacce: arrestato
Era un vero esperto di falsi incidenti ed estorsione. A un 41enne partenopeo, già sottoposto a regime carcerario, è stata notificata dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Romanina, diretto da Moreno Fernandez, la misura cautelare detentiva emessa dal Tribunale Ordinario. L’uomo, in due diversi episodi, avvenuti il 12 e 15 aprile scorsi, mentre era in auto in compagnia di una donna, simulando un falso incidente stradale, aveva richiesto alle vittime, quale risarcimento danni, una somma di denaro.
Falsi incidenti soprattutto a Roma Sud
Nel primo episodio avvenuto su via Anagnina, la vittima improvvisamente sentiva un rumore riconducibile a un urto sulla carrozzeria della sua autovettura. Subito si accostava una macchina con alla guida un uomo che gli faceva cenno di fermarsi, scendeva e si dirigeva subito verso il presunto punto d’impatto, e lì praticava un graffio sulla macchina del malcapitato. Poi, una volta contestato alla parte lesa di aver invaso la corsia di marcia, gli imputava la responsabilità del sinistro.
Con le minacce chiedeva i soldi
Dicendo: “Proprio con me dovevi fa l’incidente…tu non sai chi sono io” e dopo avergli chiesto dove abitava, appreso che fosse in zona Romanina, con tono minaccioso gli diceva “io ho amici in quella zona ma non facciamo nomi perché so che hai capito a chi mi riferisco”. E proseguiva dicendogli che gli doveva saldare il danno per la somma di 200 euro. Non avendo i soldi con sé, una volta arrivati a casa, gli ha consegnato 100 euro e i restanti euro al bancomat.
Millantava di essere un Casamonica
Stesso modus operandi nel secondo episodio, avvenuto su via Tuscolana dove il truffatore diceva all’automobilista “neanche te fermi?… Viè con me…” e si poneva davanti alla sua macchina indicandogli di seguirlo e, una volta entrati nel parcheggio del centro commerciale, entrambi fermavano le macchine. A quel punto R. F. contestava alla vittima di avergli urtato la macchina, chiedendogli di compilare il Cid. Il malcapitato rispondeva che lo avrebbe compilato solo in presenza delle forze dell’ordine.
E a quel punto il reo con tono minaccioso gli rispondeva:“ tu non sai chi sono io…sono un Casamonica… Abito qui mi sono fatto due volte la galera …Non ho paura della Polizia perché allo Stato non devo nulla”. Dopo aver insistito nel chiamare la Polizia, il malvivente lo afferrava per un braccio, strattonandolo e dicendogli: “Vattene che è meglio…”. Immediata l’attività di indagine da parte dei poliziotti che, dopo aver acquisito le denunce delle due vittime, gli hanno fatto visionare degli album fotografici.
Il teoreta dei falsi incidenti stradali riconosciuto dalle vittime
Qui riconoscevano senza ombra di dubbio R.F., come l’autore del reato. Ultimati gli accertamenti gli investigatori, in considerazione del fatto che il 41enne risultava già sottoposto alla misura del divieto di dimora nel comune di Roma, hanno richiesto al Tribunale l’aggravamento della misura, provvedimento ottenuto e notificato in carcere nella giornata di ieri.