E se a Roma Michetti annunciasse una strada per Almirante…

Alle comunali di Roma manca ancora qualche mese, ma è bene che Enrico Michetti cominci a trovare qualche parola d’ordine per entusiasmare il centrodestra.
C’è attesa per un candidato che deve ancora affrontare la prova notorietà e una volta che i partiti ne hanno ufficializzato la corsa verso il Campidoglio i dubbi non sono sul voto. Ma sulla capacità di persuasione di troppa gente che bisogna convincere ad andare ai seggi.

Se Michetti dedica una strada di Roma ad Almirante…
Non serve indugiare sugli avversari chiamandoli colleghi o addirittura fratelli. L’ecumenismo in campagna elettorale non aiuta. Ci si fa senz’altro identificare come brave persone, ma la rabbia che cova in corpo tra i cittadini di Roma non consente gentilezze.
Tanto, al ballottaggio si scateneranno come non mai e allora è meglio prepararsi. Anche perché la sinistra vuole comandare pure quando perde: accadde – e lo ricordo bene per essere stato all’opposizione – anche durante la consiliatura Alemanno, quando pretendevano di decidere dalla minoranza. Gualtieri, che tanto si lamenta di quella giunta, farebbe bene a tacere invece, perché rischiano di venir fuori i loro altarini.
Diritto ad un’identità politica che è storia della città
Piuttosto, chissà se la prossima amministrazione avrà più coraggio rispetto ad una questione specifica, che crea sempre polemiche ma risponde ad un diritto di identità politica che non può essere precluso in eterno.
Ieri mattina guidavo nella città di Viterbo e lo sguardo mi è andato sulla toponomastica, con un po’ di emozione: ero in Circonvallazione Giorgio Almirante. Ho scattato una foto ricordandomi quando la inaugurò l’allora sindaco Giancarlo Gabbianelli. E mi sono chiesto: chissà se Enrico Michetti avrà a Roma lo stesso coraggio di quel sindaco…
Alemanno non ce la fece perché voleva una decisione condivisa: nobile intento, ma la sinistra non ci starà mai. Ma Almirante fu un leader che nel 1971 entrò a pieni voti in Campidoglio con 13 consiglieri comunali al seguito grazie al successo enorme del Msi, è storia di Roma. E la Capitale deve onorarne la memoria. Con il rispetto che si deve a chi ha ricevuto anche il tributo degli ultimi due presidenti della Repubblica italiana.