Sindaco di Roma, partono i sondaggi. Disastro Raggi, e Bertolaso stacca Calenda

Foto La7 . Sono partiti i sondaggi per testare il gradimento degli elettori sui nomi che circolano per la sfida della primavera prossima a Roma. Dove dopo cinque anni di Virginia Raggi si voterà per scegliere il nuovo sindaco della Capitale. Ma è bene precisarlo subito, non è affatto detto che i nomi testati in questi giorni saranno poi quelli veramente in campo. Perché i partiti ancora sono impegnati nelle grandi manovre. E se il centrodestra ancora non ha il suo candidato ufficiale, anche sul fronte opposto non se la passano meglio. Con Virginia Raggi che comunque si sente in corsa, e che tra dichiarazioni varie e inaugurazioni sta già in campagna elettorale. Mentre Zingaretti ha dovuto incassare il no di Sassoli, che preferisce stare in Europa. E visto come vanno le cose a Roma, è difficile dargli torto. Intanto Calenda si è autoproposto, e per il PD è un problema in più. In primo luogo perché sarebbe uno smacco, dover chiedere aiuto a un ‘fuoriuscito’ per assenza di altri nomi di pari livello disponibili. E poi perché con Calenda in campo, l’accordo con il M5S sarebbe impossibile. Visto che tra lui e la Raggi anche di recente sono volati gli stracci. Un bel rebus insomma, ma qualche indicazione è arrivata dal sondaggio di Research diffuso da La7. Sui nomi disponibili, ovvio. In attesa che i partiti ufficializzino i loro campioni. E li autorizzino a scendere in campo.
Guido Bertolaso, la sorpresa che può tornare buona oggi (video)

Bertolaso raccoglie il 44% dei consensi nei sondaggi di La7, Calenda fermo al 41. La Raggi staccatissima al 15

E allora in attesa dell’apertura ufficiale dei giochi, vediamo come vanno nei sondaggi i nomi attualmente in campo. Con una differenza che però è bene precisare. Mentre infatti Calenda ha un suo partito e vuole correre, per Bertolaso il discorso è diverso. Il nome sarebbe molto gradito a Berlusconi, ma per ora non è arrivato l’ok della Meloni e di Salvini. E tra i due la più perplessa sembrerebbe essere proprio la leader di Fratelli d’Italia. Che già in passato  aveva mostrato più di una riserva su questa ipotesi. D’altronde FDI è in crescita costante, e a Roma rivendica il diritto di dire la prima parola sul nome del futuro candidato a sindaco della coalizione. Al di là delle tattiche e delle strategie però, i primi numeri ci sono. E qualcosa la dicono comunque. Che per esempio in una corsa contro Bertolaso e Calenda, la Raggi risulterebbe staccatissima. Accreditata appena di un 15%. Considerando che cinque anni fa al ballottaggio era stata votata da sette romani su dieci, la bocciatura sembra chiara. Invece proprio l’ex capo della Protezione civile sarebbe in testa, con il 44% del gradimento. Di un campione trasversale e non limitato al solo centrodestra. Stessa cosa per Calenda, che però si ferma al 41. E che che ha fatto già sapere come una sfida con Bertolaso gli piacerebbe. Ha dimostrato di essere molto bravo nel gestire le emergenze, ma Roma non è solo quello ha dichiarato il leader di Azione. Ma l’impressione è che il toto nomi sia solo all’inizio. Anche se la promessa di Meloni, Salvini e Berlusconi è di chiudere presto. Per iniziare a correre davvero. E dare una nuova speranza a una Capitale in ginocchio. Ridotta purtroppo all’ombra di se stessa.

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