Povero Gualtieri, litiga su Almirante e si scorda Matteotti

Povero sindaco Gualtieri: impegnato a rovesciare fango su Almirante si è scordato il degrado in cui è avvolto il monumento a Giacomo Matteotti.
Quando la storia viene adoperata a casaccio poi è pronta alla inesorabile rivincita.

Gualtieri smemorato su Matteotti
Nel nome della “storia” ignora persino le parole di due presidenti della Repubblica – Mattarella e Napolitano – nei confronti di Giorgio Almirante. Ora il sindaco di Roma si imbatte in una nuova brutta figura.
Magari per una “storia” su cui gli sarà più difficile fare cagnara. Perché se rivendica le competenze comunali contro il sesto municipio di Roma per l’iniziativa sul leader missino, su Matteotti c’è l’autogol per Gualtieri.
Perché è appena partita su change.org – anche se per la verità con ancora poche sottoscrizioni – una petizione promossa dalla giornalista del Messaggero Franca Giansoldati, che denuncia la vergogna in cui è abbandonato il monumento dedicato al deputato antifascista ucciso nel 1924.
La petizione al sindaco
Le firme non sono tante, ma è da poco online e pesano le parole che l’accompagnano.
“Gentile signor Sindaco Roberto Gualtieri ,
rivolgiamo alla Sua cortese attenzione un appello, attraverso questa lettera aperta, segnalandoLe lo stato di profondo e ingiustificabile degrado in cui versa il monumento dedicato a Giacomo Matteotti, sul Lungotevere.
Il memoriale è deturpato e rovinato da scritte, imbrattato da vernici e necessiterebbe di una ripulitura non solo per una questione di decoro urbano, ma anche per ridare la necessaria dignità ad un luogo che ci riporta alla memoria di uno dei protagonisti più limpidi della storia italiana novecentesca, assassinato il 10 giugno 1924.
La speranza è che la città di Roma possa ripristinare condizioni di rispetto del memoriale, in particolare nel versante della scalinata di raccordo alla sponda del Tevere”.
E in effetti chiunque passa su quel tratto di Lungotevere non può non notare la sciatteria attorno ad un’opera d’arte. Ma Gualtieri non se ne cura. Gli basta fare propaganda “contro” e magari si infastidirà per una petizione di cittadini romani…