La sinistra si eccita sulle cittadinanze onorarie a Mussolini

La sinistra non ha niente da fare e va a caccia delle cittadinanze onorarie a Benito Mussolini. Sembra incredibile, ma è così. Ora c’è anche un’interrogazione al ministro dell’Interno, presentata da Riccardo Magi, di Più Europa…
In pratica, stanno diventando pazzi. Improvvisamente si sono accorti delle centinaia di cittadinanze onorarie conferite al capo del Fascismo e non sanno come revocarle.

Centinaia di cittadinanze onorarie
Adesso lo chiedono a Piantedosi. Ma era stata Luciana Lamorgese a dire che non si poteva fare nulla.
A Magi i nervi erano saltati per quanto accaduto nel comune di Pezzana, nel Vercellese, che non solo non revocava la cittadinanza onoraria a Mussolini ma la ribadiva con una nuova deliberazione. E a novembre 2021 Magi prendeva carta e penna scrivendo proprio alla Lamorgese.
Voleva sapere dall’allora ministro quanti comuni avessero lo stesso “problema” e come fare per revocare quei riconoscimenti a Mussolini.
Ma il Viminale rispose picche a febbraio di quest’anno, escludendo “la facoltà delle prefetture di sindacare il merito delle cittadinanze onorarie e di quantificarne il numero in relazione alle personalità delle delibere, non essendo i comuni tenuti ad informarle in merito alle stesse”.
Ed era l’unica risposta possibile, perché davvero lo Stato non può entrare nelle decisioni riguardanti una sfera di autonomia tipica dei comuni, che devono restare liberi di poter decidere su una cittadinanza onoraria o meno.
Vogliono il censimento?…
Pretendere di scaricare su ogni Prefettura una specie di censimento su quanti comuni negli anni ’20 decisero di conferire la cittadinanza onoraria a Mussolini è qualcosa che rasenta la follia. Anche perché non tutti pensano di dover cancellare decisioni che assumono valenza storica nei loro territori.
Ma la faziosità di questo tempo impedisce di guardare con serenità a quanto accadde all’epoca. Semmai saranno i comuni, con le loro attuali amministrazioni, a decidere il da farsi: e non tutti saranno d’accordo con l’onorevole Magi che magari potrebbe occuparsi con maggior costrutto delle esigenze di oggi.