Slogan infami inneggianti ad Acca Larenzia sui muri di Milano. E il sindaco Sala tace

Acca Larenzia, Milano

La mamma dei cretini rossi è sempre incinta: l’ultima infamia arriva da Milano, dove i compagni hanno tracciato slogan vergognosi sulla strage di Acca Larenzia. 

A segnalarli il consigliere comunale milanese di FdI Francesco Rocca (solo omonimo del governatore del Lazio). Rocca denunciato sul suo profilo Facebook che sui muri del parco delle Basiliche, zona centrale di Milano, sono comparsi slogan che “esaltano” la strage avvenuta a Roma il 7 gennaio del 1978 quando vennero uccisi “tre giovani militanti del Fronte della Gioventù” durante gli scontri nel quartiere Tuscolano.

Acca Larenzia, a Milano i somari rossi vomitano odio

«È gravisssimo che nel 2023 a Milano vengano utilizzati ancora slogan carichi di odio e di violenza – ha commentato il consigliere comunale di FdI  -. Ci troviamo in centro nei pressi del Parco delle Basiliche, una zona di importanza storica e turisica ma frequentata da anarchici ed estremisti di sinistra».

Non sfugge a nessuno che le scritte siano apparse in concomitanza con le celebrazioni dei 50 anni della strage di Primavalle. Scritte che sembrano vomitate dirattamente dagli anni di piombo, come se il sacrificio e la morte di tanti giovani fossero stati vani.

Con la denuncia, su Fb è apparsa anche la foto dell’obbrobrio: «Contro i fascisti sempre più violenza – si legge sul muro nella foto postata da Rocca -. 10,10,1000 Acca Laurenzia». Proprio così, sbagliando anche il nome del luogo della strage. Una sgrammaticatura che rende l’idea del livello degli autori del gesto. I somari rossi si sono firmati con una falce e martello.

«Questo tipo di scritte non sono tollerabili, per questo ho chiesto la pulizia dei muri direttamente al sindaco Sala», ha detto Rocca. Fino a ieri il sindaco di Milano non aveva dato risposte. Nè verbali, nè operative. Alla faccia dello sbandierato efficientismo milanese. Qualcuno gli rammenti che gli slogan di odio vanno cancellati sempre, tutti: anche quelli in “vernice” rossa.