Roma, scoppia la polemica sullo smart working: “Ama ed Atac applichino i 2 giorni a tutto il 2025”

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Preoccupazioni sull’effettiva applicazione del nuovo regolamento per il lavoro a distanza dei dipendenti di Roma Capitale e delle partecipate. Sebbene il regolamento accolga le esigenze moderne dei lavoratori, sembra sia ancora applicato in modo disomogeneo all’interno dei vari uffici della Capitale, con modalità che variano da un dipartimento all’altro.

Carpano (FI) : “Smartworking scelta organizzativa di modernità”

Sulla questione è intervenuto il consigliere capitolino, in quota a Forza Italia, Francesco Carpano che ha criticato la scelta di limitare l’applicazione del lavoro agile ai primi giorni di gennaio 2025, come previsto da aziende partecipate come ATAC e AMA, affermando che questa misura sembra legata principalmente alla preparazione per il Giubileo. Secondo Carpano, il lavoro agile dovrebbe essere considerato una scelta organizzativa di modernità, capace di apportare benefici non solo alle aziende, ma anche alla città e ai dipendenti, migliorando l’efficienza e il benessere lavorativo.

“Limitare i due giorni solo ai primi di gennaio 2025, come prevedono oggi ATAC ed AMA, traduce l’esigenza di traguardare l’inizio del Giubileo – dichiara Carpano – Il lavoro agile non va fatto perché ci sono i grandi eventi ma perché è una scelta organizzativa di modernità, che può dare benefici tanto alle aziende quanto alla città e ai dipendenti”

Le ferie e le festività finiscono per assorbire i giorni di lavoro agile

Inoltre, ha messo in evidenza alcune “aberrazioni”, come nel caso di AMA, dove le ferie e le festività finiscono per assorbire i giorni di lavoro agile disponibili nella settimana, limitando così l’efficacia della misura. Carpano ha quindi ribadito la necessità di applicare il lavoro agile in modo continuo e strutturato per tutto il 2025, per garantire che diventi una prassi consolidata nelle aziende partecipate e in tutte le amministrazioni di Roma Capitale.