Sold out per “Rugantino”: il Teatro Sistina decide di prorogarlo con altre date a maggio

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Per accontentare la grande richiesta del pubblico, il direttore artistico del Teatro Sistina Massimo Romeo Piparo ha annunciato che “Rugantino”, in scena nella sua versione storica originale fino al 27 marzo, verrà prorogato con ulteriori date a maggio, da venerdì 13 a domenica 15 e da giovedì 19 a domenica 22, in cartellone dopo “Jesus Christ Superstar”. Ancora una volta, la storia commovente, ironica e nostalgica di Rugantino ha colpito al cuore gli spettatori: dalla première dello scorso 10 marzo, in pochissimi giorni, le repliche sono ormai tutte sold-out. Nel 60esimo compleanno dello spettacolo di Garinei & Giovannini che debuttò nel lontano 1962, i romani continuano a dimostrare il loro affetto nei confronti di questa maschera amara e dissacrante, anima pulsante di un titolo che è uno dei simboli più autentici della Capitale.

Rugantino presentato nella sua versione storica originale

E’ presentato nella sua versione storica originale, con la regia di Pietro Garinei, le splendide musiche del Armando Trovajoli, le scene e i costumi originali firmati da Giulio Coltellacci, e con la supervisione di Massimo Romeo Piparo. Ora “Rugantino” sarà in scena anche a Napoli, al Teatro Augusteo dal 3 al 10 aprile. E vede sul palco Serena Autieri, interprete della bella e irraggiungibile Rosetta, e Michele La Ginestra, che ancora una volta dà vita al popolano sbruffone e chiacchierone ma dal cuore buono di cui ha vestito i panni per la prima volta 21 anni fa. Nel ruolo di Eusebia torna Edy Angelillo mentre Massimo Wertmuller esordisce nel ruolo di Mastro Titta. Insieme a loro, un cast di oltre 30 artisti.

Rugantino ambientato nella Roma papalina del 1830

Roma, 1830, sotto il papato di Pio VIII Rugantino, giovane popolano un po’ spaccone e nullafacente, vive di espedienti aiutato da Eusebia, che lui spaccia per sua sorella. I due riescono a ottenere vitto e alloggio prima di un anziano prelato che quando muore non lascia loro nulla. Poi dal boia dello Stato Pontificio Mastro Titta, che si innamora di Eusebia e ne è presto ricambiato. Rugantino invece brucia di passione per la bella Rosetta, moglie del violento e gelosissimo Gnecco Er Matriciano. E scommette che riuscirà a sedurla prima della Sera dei Lanternoni.

L’amore con la bella Rosetta

Dopo varie peripezie e stratagemmi, Rugantino seduce la ragazza ma imprevedibilmente se ne innamora. Per questo in un primo momento non fa parola con gli amici della sua impresa, poi però cede alla vanagloria ferendo i sentimenti di Rosetta. Quando Gnecco viene ucciso da un criminale, Rugantino si fa trovare accanto al cadavere e si autoaccusa dell’omicidio. Affermando di aver compiuto il fatto per amore di Rosetta. Il protagonista, imprigionato e condannato a morte, sarà giustiziato da Mastro Titta. Forte dell’amore di Rosetta, Rugantino dimostrerà affrontando la morte di essere un vero uomo.