Soldi da Campidoglio e Regione alla coop Karibu. La denuncia della Lega: “Gualtieri e D’Amato stanno muti”

coop Karibu

La Lega “e’ ancora in attesa della convocazione della Commissione consiliare per le politiche sociali, invocata ormai da settimane, allo scoppio della vicenda sulla coop Karibu che fa capo alla famiglia del deputato Soumahoro, eletto con Alleanza Verdi e Sinistra”. Lo dichiara, in una nota, il capogruppo della Lega in Campidoglio, Fabrizio Santori, a proposito di quanto emerso sulla cooperativa Karibu nel corso della commissione consiliare trasparenza.

“Roma Capitale regala soldi ad altre coop come la Karibu?”

“La riunione – aggiunge Santoro – e’ necessaria per avviare la verifica delle posizioni di tutte le cooperative e le associazioni impegnate dal Campidoglio per l’assistenza, e non soltanto per quanto riguarda i minori, ma anche per gli anziani e i disabili. La richiesta – spiega il capogruppo della Lega in Campidoglio – e’ di compiere un’indagine accurata e a tutto campo, a livello centrale, nei Municipi e con la partecipazione di assessorato e dipartimento, e con ulteriore urgenza dopo quanto e’ emerso anche in Commissione trasparenza. E’ inconcepibile infatti che i controlli non siano stati fatti, e che sia emerso che la Karibu operasse senza avere nemmeno il Durc (Documento unico di regolarita’ contributiva) prendendo denaro sfilato dalle tasche dei cittadini senza verifiche. Domandarsi se possono esserci altre situazioni di questo tipo in giro per Roma Capitale e’ naturale. Ma il sindaco Gualtieri tace e la Commissione preposta ancora non e’ neppure in calendario”, conclude Santori.

Scandalo migranti, la nota della Lega Lazio che inchioda D’Amato

“Come mai il candidato presidente Alessio D’Amato non ha proferito parola sugli scandali Karibu e Aid, che hanno ottenuto ingenti fondi anche della Regione Lazio? Perché l’attuale assessore regionale alla Sanità non ha condannato le condizioni disumane nei centri gestiti dalle coop, dove i migranti lamentavano il sovraffollamento e le carenze di cibo, acqua, energia e vestiti? C’era e c’è il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie all’interno degli immobili, in cui vivevano e vivono i migranti? Quanti controlli sono stati svolti in questi anni dalle Asl sui centri gestiti da Karibu, Aid e dalle altre cooperative? Eventualmente cosa è emerso? Nel rispetto dei principi garantisti e delle indagini, la Regione Lazio non può trincerarsi nel silenzio”. E’ quanto si legge in una nota della Lega del Lazio.