Solidarietà unanime contro la vigliaccata del Fatto Quotidiano. Intervenga l’Ordine dei Giornalisti

Il primo a reagire all’indecente insulto del Fatto Quotidiano è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha parlato di limite anche all’indecenza. Poi è intervenuto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che si è detto scandalizzato. “Siamo abituati alle critiche e continuiamo a lavorare a testa bassa per il bene della Nazione ma oggi si è superato il limite: mi auguro che da parte del direttore Marco Travaglio arrivino scuse immediate e che tutte le forze politiche esprimano la loro indignazione. A partire dalla segretaria del Partito democratico Elly Schlein, che sono certo vorrà prendere le distanze e condannare con fermezza questa indecenza”. Dopo di oro tutti gli esponenti di Fratelli d’Italia che hanno espresso solidarietà ad Arianna Meloni e a Francesco Lollobrigida.
Persino i giornalisti condannano la squallida vignetta
Arrivate anche condanne dai giornalisti: “Quando la satira diventa insulto sessista e razzista, non è più satira. Grave investire la sfera familiare nella dialettica politica, gravissime le offese alla moglie del ministro Lollobrigida, madre di figli minori”. Lo scrive in una nota l’associazione Lettera 22, sottolineando le “gravi offese personali rivolte da una vignetta del Fatto Quotidiano alla famiglia del ministro Lollobrigida. Quando la satira non rispetta l’intimità dei legami familiari con insulti e offese, non fa più ridere, è solo diffamazione, ancora più grave perché offende la dignità di una donna, moglie del ministro, ritratta a letto con un altro uomo, presumibilmente di altra nazionalità, mentre si indica il marito impegnato in attività extra coniugali. Un’irricevibile calunnia nei confronti di una madre e di un padre di figli minori”.

Intervenga l’Ordine del Giornalisti
“La vignetta realizzata da Natangelo e pubblicata oggi sul Fatto Quotidiano, lede tutti i principi deontologici e ha come unico obiettivo quello di screditare persone che nulla hanno a che vedere con la vicenda oggetto della satira. Siamo da sempre favorevoli al diritto di critica attraverso la satira, purché sia responsabile. Per questo motivo chiediamo all’Ordina nazionale dei giornalisti di intervenire e prendere provvedimenti sulla vicenda”. E’ quanto denuncia la componente sindacale Pluralismo e Libertà, in merito alla vignetta che ha attaccato volgarmente una donna che ha la sola “colpa” di essere sorella del premier e moglie di un ministro, con contenuti che nulla hanno a che vedere con la critica e l’informazione, la dignità della sua famiglia”.
Renzi: il Fatto quotidiano peggiora la qualità del dibattito
“Il Fatto Quotidiano ha come marchio di fabbrica l’aggressione. E oggi aggredisce Arianna Meloni e la sua famiglia, cui va la mia totale solidarietà. L’aggressione mediatica alla persona, alla famiglia, soprattutto alla donna: oggi è la Meloni, ieri eravamo noi, domani saranno altri. Questo è lo stile – si fa per dire – del Fatto Quotidiano”. Così Matteo Renzi sui social. “Uno stile che ha contribuito a peggiorare la qualità del dibattito pubblico nel Paese. Non è solo una vignetta ma un clima per cui se fai politica puoi essere mostrificato anche nella tua sfera privata, per cui la cultura del sospetto è il filo conduttore di presunti opinionisti televisivi, per cui si scambia la satira con l’odio sociale e social”. “Negli Stati Uniti la Fox ha accettato ieri di pagare quasi 800 milioni di dollari per risarcire le vittime di una propria campagna diffamatoria. Prima o poi anche in Italia si capirà che la lotta contro le fake news, le diffamazioni, l’odio social è un dovere morale. La difesa dell’onore e alla dignità è un diritto umano irrinunciabile”.
Timidamente anche l’opposizione condanna
L’insulto del Fatto arriva in Aula al Senato. A intervenire, nel corso delle dichiarazioni di voto sul dl migranti, la senatrice delle Autonomie, Dafne Musolino, che attacca: “Prendo le distanze dalla vignetta, dove si offendono le persone nella loro vita privata, nei loro affetti familiari, questo non è dibattito politico”. Condanna anche da Italia Viva: “Non condivido una parola di ciò che ha detto Lollobrigida ma questa vignetta del Fatto Quotidiano è disgustosa. È il solito vergognoso stile del giornale di Travaglio che aggredisce le persone e le famiglie”. Lo scrive su Twitter la deputata di Italia viva Maria Elena Boschi. “La vignetta del Fatto fa schifo. Né più né meno. La satira in questo caso non c’entra proprio nulla. Si tratta di volgarità pura e semplice. La mia solidarietà e quella di Azione al presidente del Consiglio e a sua sorella Arianna”. Lo dice Carlo Calenda.
Paita: non è satira. è violenza
“Solidarietà ad Arianna Meloni, vittima di una brutalità sessista che fa orrore e dovrebbe disgustare chiunque. La vignetta pubblicata dal Fatto non è satira, non è denuncia: è viltà contro una donna che colpirà tutte le donne se la lasciamo passare sotto silenzio. Si vergognino”. Così Mara Carfagna, presidente di Azione. “Il giudizio negativo sulle parole del Ministro Lollobrigida non può giustificare in alcun modo la vignetta pubblicata oggi in prima pagina sul Fatto Quotidiano, indecente e sessista”. Lo dice la presidente del Gruppo Azione-Italia Viva Raffaella Paita. “Questa non è satira, è violenza. Tirare in ballo la vita privata, attaccare così una famiglia è inaccettabile. Travaglio dovrebbe chiedere scusa ad Arianna Meloni e a tutte le donne”, aggiunge Paita.
Più tardi arriva pure il Pd
“Sessista e offensiva. Ecco cos’è la vignetta del Fatto. C’è poco da dire. Ad Arianna Meloni e alla sua famiglia la mia solidarietà”. Così Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd. “La vignetta contro Arianna Meloni trasuda sessismo e volgarità. Questa non è satira. Sono anni luce lontana dalle sue idee ma le esprimo tutta la mia solidarietà perché il rispetto delle donne e della loro dignità è un fatto politico che ci riguarda tutti”. Lo scrive su Twitter la senatrice del Pd Simona Malpezzi. “Oggi è stata pubblicata sul Fatto Quotidiano una vignetta ignobile, che non rilancio per il suo razzismo e lo squallore che rappresenta. Sono, resto e sarò un avversario politico di Giorgia Meloni. Ma di fronte a questi livelli, non ho alcun timore a manifestarle la solidarietà”. Così Enrico Borghi del Pd su twitter. Infine, “questa vignetta fa schifo”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, del Pd, rilanciando la prima pagina del ‘Fatto’.