Somali abitavano nella tomba di Quinto Sulpicio Massimo a piazza Fiume: chi glielo ha permesso finora?

Scandaloso: immigrati somali bivaccavano nella tomba di Quinto Sulpicio Massimo, vicino piazza Fiume, in pieno centro di Roma. Gli stranieri non hanno più rispetto per la nostra città, neanche per il patrimonio archeologico. E si sentono così sicuri dell’impuità che eleggono i monumenti romani a loro abitazioni. In tutta la città ci sono bivacchi di ogni tipo e in ogni zona di stranieri e sbandati, ma adesso cominciano pure a invadere i nostri beni archeologici. Ma perché è stato loro consentito di fare questo? Perché sono ancora in Italia? Ma soprattutto, perché sono stati fatti entrare? L’ennesima storia è scandalosa. Non solo effettuaqno i loro bisogni corporali ovunque, senza ritegno, ma adesso lordano e umiliano i nostri monumento, monumenti che il mondo ci invidia. Se sapessero…
Da quanto tempo i somali erano lì?
I carabinieri della stazione Roma via Vittorio Veneto, con la collaborazione del personale della Sovrintendenza Capitolina, hanno proceduto allo sgombero di un bivacco permanente scoperto nel sito archeologico del monumento sepolcrale di Quinto Sulpicio Massimo, in zona piazza Fiume. Nel sito, sono stati identificati sei cittadini somali, cinque dei quali con regolare permesso di soggiorno e uno risultato irregolare sul territorio nazionale, che dopo aver scavalcato la recinzione che delimita l’area, avevano allestito i loro giacigli di fortuna. Non si sa da quanto tempo i somali bivaccassero nel loro albergo gratuito e centrale, né se vi siano altri stranieri che lo utilizzano come loro abitazione.

Per ora solo denunciati, ma saranno rimpatriati?
L’area sgomberata e grazie all’intervento del personale dell’Ama, il sito bonificato e messo in sicurezza. Il clandestino sprovvisto di permesso di soggiorno accompagnato all’Ufficio Immigrazione per le formalità di rito. Per tutti è scattata la denuncia con l’accusa di invasione di terreni o edifici. L’attività rientra nell’ambito di un più ampio piano strategico pianificato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Roma per contrastare situazioni di degrado, abusivismo e illegalità, in linea con l’azione fortemente voluta dal prefetto di Roma Matteo Piantedosi in comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ma le forze dell’ordine e i cittadini sapevano della presenza illegale di questi invasori abusivi? E da quanto? E quali sono gli altri monumenti di Roma dove gli stranieri bivaccano?
(Foto: wikipedia)