Sondaggisti scatenati: Michetti al 35, Raggi al 26, Gualtieri al 23

Ora la Raggi è data al ballottaggio con Michetti. Alle elezioni di Roma il centrodestra è avanti sia nelle intenzioni di voto alle liste che ai candidati. È testa a testa Raggi-Gualtieri per assicurarsi il secondo turno, con il sindaco che supera il candidato Pd per la prima volta. E che potrebbe riscuotere maggiore consenso nel caso in cui presentasse una sua lista civica in appoggio al M5S. Lo rivela oggi un sondaggio, realizzato nei giorni precedenti alle primarie del centrosinistra, sulle elezioni a Roma elaborato da Noto Sondaggi per il giornale online TPI.it.
Se la vedranno Raggi e Michetti? Lo dice un sondaggio Noto
La coalizione del centrodestra risulterebbe essere la più votata con il 35% delle preferenze. 21% Fratelli d’Italia, con il movimento di Giorgia Meloni che diventerebbe il primo partito a Roma. Poi 8 per cento Lega, 4 per cento Forza Italia e 2% attribuibile ad altre liste. La coalizione del sindaco uscente, Virginia Raggi, otterrebbe il 25% dei consensi, 10 punti in meno rispetto a quella del centrodestra. Il dato sicuramente più interessante è dato dalla percentuale che il sondaggio attribuisce a una ipotetica lista civica in supporto della Raggi.

Testa a testa Raggi-Gualtieri per il secondo posto
Secondo la rilevazione, infatti, una lista della Raggi otterrebbe l’11 per cento dei voti, mentre il Movimento 5 Stelle avrebbe il 14% delle preferenze. La stessa percentuale attribuita alla coalizione Raggi è assegnata a quella che sostiene il candidato del Pd, Roberto Gualtieri, fresco vincitore di primarie. Secondo il sondaggio, infatti, la coalizione di centrosinistra otterrebbe il 25%. 18,5 per cento al Partito Democratico, 2% ai Verdi, l’1,5 per cento a Leu, l’1 per cento a Sinistra Italiana e il 2 per cento provenienti da liste civiche e altre forze di centrosinistra.
Per quanto riguarda le intenzioni di voto ai singoli candidati Michetti sarebbe al 35%, Raggi al 26%, Gualtieri al 23% e Calenda al 14%. Lo squilibrio tra le intenzioni di voto alla liste e quelle ai candidati è il cosiddetto voto disgiunto. Il candidato più penalizzato risulta essere proprio quello del centrosinistra Roberto Gualtieri. Tra quel 25% di persone che esprimono il proprio voto per la coalizione che appoggia il candidato Pd, infatti, risulta esserci un 28 per cento che voterebbe Carlo Calenda come candidato sindaco e un 7% che invece sceglierebbe Virginia Raggi.
Però al secondo turno la partita è aperta
“Le percentuali raccolte dal centrodestra, sia nelle intenzioni di voto alle liste che in quelle rivolte ai candidati, danno al candidato del centrodestra Enrico Michetti un ampio margine al primo turno. Ma per il secondo posto la partita è più che aperta – dice il sondaggista Noto -. Il centrodestra ha poco bacino elettorale da cui attingere consenso. Mentre chiunque vada al ballottaggio tra Raggi e Gualtieri, avrebbe sicuramente una parte di elettorato più ampia da cui poter prendere voti.
Michetti può fare il pieno di voti al primo turno, ma quel 35% che lui ha al primo turno potrebbe non bastare per poi farlo vincere al ballottaggio. Il punto forte della Raggi è che comunque sia ha una coalizione coesa nei suoi confronti e quindi è difficile che poi possa perdere qualche voto rispetto al consenso dei partiti. E questo può essere un suo vantaggio competitivo”.