Sono quattro i comuni a sud di Roma diventati zona rossa. Ora la variante inglese fa paura

Sono diventati quattro i comuni nel sud della provincia di Roma ad essere stati classificati in zona rossa. Ai casi già noti di Colleferro, Roccagorga e Carpineto Romano infatti ora si è aggiunto anche il comune di Torrice. Per la presenza di alcuni casi sospetti della temibile variante inglese del virus. Così lo stesso presidente della giunta regionale del Lazio Nicola Zingaretti ha firmato il provvedimento d’emergenza. Con la cittadina che sarà di fatto isolata, e gli abitanti sottoposti ai tamponi.  All’esito dei quali si potrà stabilire se continuare con le restrizioni più dure, o procedere gradualmente alla riapertura del centro urbano. E problemi si sono registrati anche a Valmontone, per la presenza di troppi ragazzi assembrati dopo le 18 nelle piazze della movida. La maggior parte senza mascherina, o con la protezione abbassata sotto al naso. Così l’altro giorno è scoppiata anche una rissa, con un 30 enne ubriaco che ha colpito un Carabiniere che lo invitava a rispettare le regole. Adesso il sindaco Alberto Latini ha firmato un’ordinanza che vieta la permanenza di persone nelle principali piazze e luoghi di aggregazione della città dopo le 18. Forse anche per evitare il pericolo di finire direttamente in zona rossa. Lo stesso primo cittadino ha anche ricordato che in un solo giorno le persone risultate positive al tampone sono passate da 28 a 52. Raccomandando perciò la massima prudenza. E minacciando sanzioni severe per i locali che fossero trovati a non rispettare le regole.

Il coronavirus morde ancora: istituite zone rosse. Risale la positività

Nei comuni zona rossa screening a tappeto. Ma l’allarme c’è anche a Roma

Solo a Colleferro si partirà con 1000 tamponi, di cui 500 a studenti. Per arrivare poi a tutta la popolazione. E per avere uno spazio sufficientemente ampio, si metterà a disposizione la palestra dell’istituto Dante Alighieri. Stessa cosa a Carpineto Romano, dove il drive in sarà realizzato negli spazi disponibili presso il centro anziani. Il direttore generale della Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito, ha assicurato il massimo impegno per giungere nei tempi più rapidi a una mappatura completa della popolazione nei comuni più a rischio. Ma ormai l’allarme varianti covid sta diffondendosi anche a Roma. Particolarmente nelle scuole, perché sembra che questa mutazione del virus attacchi facilmente anche i più giovani. Così si sono registrati casi in istituti scolastici a Villaggio Prenestino, ad Acilia Malafede, nel quartiere Africano e a Fiumicino. E adesso la Asl Roma 1 ha chiuso anche l’istituto onnicomprensivo Sinopoli Fermi per la presenza delle due varianti, inglese e brasiliana. Con un link riconducibile alla Regione Umbria. Insomma, la strada è ancora lunga. E l’approvvigionamento di dosi sufficienti di vaccino non è più rinviabile.

https://www.romatoday.it/attualita/lazio-zone-rosse-dove.html