Sopralluogo a Sant’Agostino, Gualtieri scherza: “Ho proprio bisogno di una benedizione…”

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Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri le prova davvero tutte. Dopo aver fatto di tutto per mettere in ginocchio il ciclo dei rifiuti, di aver ridotto ai minimi termini il trasporto pubblico della Capitale, detto addio al Decoro Urbano e dopo aver ideato il modo per rendere impossibile la vita ai romani che non hanno i soldi per comprare una nuova auto con la Ztl verde, il primo cittadino prova la via della Fede. Un siparietto con il Priore della Basilica di Sant’Agostino: “Mi serve proprio una benedizione…”, ha detto sorridendo il primo cittadino.

Sopralluogo di Gualtieri a Sant’Agostino

Il sindaco si è recato nella Basilica al Campo Marzio per un sopralluogo, a termine degli interventi che hanno consentito la riqualificazione e pedonalizzazione della piazza omonima antistante alla chiesa. Il priore della comunità agostiniana, padre Giacomobello, ha accompagnato il sindaco Gualtieri in una visita sia all’esterno, sia all’interno della Basilica e ha mostrato al primo cittadino la celebre opera di Caravaggio qui custodita “La Madonna dei pellegrini”, gli altri affreschi, tra cui il “Profeta Isaia” di Raffaello, e il gruppo marmoreo di “Sant’Anna che riunisce in un un unico abbraccio la Vergine Maria ed il Bambino” di Andrea Sansovino: opere che, insieme all’altare maggiore progettato dal Bernini, fanno della Basilica uno dei luoghi cardine del Giubileo.

Il sindaco e il priore

Il sindaco è rimasto esterefatto dalla bellezza dei luoghi. E il priore gli ha quindi detto: “Venga più spesso a trovarci, è un luogo di protezione e benedizione”. A quel punto, ironicamente, Gualtieri ha replicato: “Tornerò, ho proprio bisogno di una benedizione”. Peccato che Gualtieri si sia dimenticato il motto di Sant’Agostino: “Ora et labora”. Al momento il suo di lavoro non vale neanche una benedizione.