Sorelle per sempre. In un anno 85 gli investimenti di un treno. E quasi sempre per colpa degli utenti

treni in corsa (2)

Giulia e Alessia, travolte e uccise da un treno dopo una serata trascorsa in discoteca a Riccione. Un’altra tragedia, ancora senza un perché, consumata sui binari di una stazione. Nel 2021 sono stati 324 gli incidenti (-6% rispetto all’anno precedente) e di questi 85 sono stati gli investimenti, 46 gli svii, 147 le collisioni, 16 gli incidenti ai passaggi a livello. Poi, 17 gli incendi al materiale rotabile, 13 eventi di altro tipo come folgorazioni o infortuni sul lavoro. Dai dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza gli investimenti sono aumentati rispetto al 2020 passando da 74 a 85 (+15%), sono invece diminuite le collisioni (da 171 a 147, -14%) e gli svii (da 50 a 46, -8%).

Diminuiscono gli incidenti con i treni ma aumentano le vittime

Il numero di eventi complessivamente diminuito, mentre i decessi sono 61 a fronte dei 52 registrati l’anno precedente (+17%). Dei 66 feriti nel 2021, 34 hanno riportato lesioni gravi, 32 lievi. Gli 85 investimenti, nella maggior parte dei casi (37%), sono riconducibili all’indebita presenza della vittima sulla sede ferroviaria. In altri casi l’incidente causato da comportamenti impropri da parte dei viaggiatori (30%) come il tentativo di salire o scendere con il treno in movimento, la presenza oltre la linea gialla, l’attesa del treno seduti sul marciapiede. Nel 27% dei casi, emerge dai dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, sono state investite persone che attraversavano i binari, mentre nel restante 6% si è trattato di incidenti sul lavoro.

131 i suicidi sui binari e 59 i tentativi

Più colpiti i giovani tra 20 e i 29 anni, che hanno fatto registrare 21 tra deceduti e feriti gravi (-16% vittime rispetto al 2020). Tale categoria, da sola, costituisce il 25% del totale delle vittime. Quattro invece la vittime giovanissime tra 0-19 anni (-33%). 131, invece, i suicidi e 59 i tentativi di suicidio sulla linea ferroviaria nel 2021 con un aumento del 15% rispetto al 2020 (+9% suicidi e +28% tentativi). Quanto all’età di coloro che hanno deciso di togliersi la vita sulla linea ferroviaria, la classe decennale maggiormente coinvolta è quella tra i 20 e i 29 anni (38 casi). Tra le altre fasce di età, numeri consistenti rilevati tra i giovanissimi (0-19 anni), con un aumento del 173%, nonché tra i 30 e i 59 anni che complessivamente hanno fatto registrare 93 casi. Nella maggior parte degli episodi (69%) si è trattato di uomini.