Sospeso dall’attività medica stava operando: fermato dai Nas di Roma, è il medico indagato per la morte di Simonetta Kalfus

Nonostante fosse finito su tutti i giornali per l’indagine a seguito della morte di una sua paziente, Simonetta Kalfus, un’altra donna ha comunque deciso di sottoporsi ad un intervento chirurgico con lo stesso medico.
Questa volta la sala operatoria è una casa privata improvvisata in sala operatoria. Forse la donna è ignara che il medico chirurgo è stato sospeso dall’attività a seguito di una denuncia per un intervento eseguito contro la volontà del paziente.

A fermare l’intervento chirurgico sono stati i carabinieri dei NAS che hanno fatto irruzione nell’appartamento. A riportare quanto accaduto il 16 luglio scorso è Repubblica. La posizione del medico, già coinvolto in diverse indagini, si aggrava.
La sospensione
Il medico è stato sospeso per 6 mesi dall’attività medica a seguito di un’indagine, ancora in fase preliminare, che lo vede coinvolto per lesioni personali e sequestro di persona.
La misura interdittiva è stata presa dal gip Paolo Scotto Di Luzio per impedire al medico di esercitare fino a novembre. L’obiettivo, per gli inquirenti, è quello di tutelare i pazienti e permettere che le indagini proseguano senza intoppi. Ma come hanno dimostrato i militari dei Nuclei Antisofisticazioni e Salute con il blitz di mercoledì così non è andata.
Secondo il racconto della vittima, quando si sarebbe lamentata con il chirurgo per l’esito di una mastoplastica al seno sinistro, questo la avrebbe sedata e operata di nuovo senza il suo consenso.
Un fatto, secondo il giudice ed il pubblico ministero che detiene le indagini, di rilevante gravità tanto da inviare una segnalazione all’ordine dei medici.
La morte di Simonetta Kalfus
È per la morte di Simonetta Kalfus che sul chirurgo si sono accesi i riflettori della cronaca giudiziaria.
Il 18 marzo scorso, la 62enne di Ardea ha perso la vita in seguito ad una liposuzione eseguita in un altro studio dello stesso medico. L’ipotesi degli inquirenti è che si sia trattato di omicidio colposo, ma le indagini sono ancora in fase preliminare e non ci sono, al momento, elementi per attribuirgli responsabilità dirette.