Sotto l’ombrellone meno italiani e più stranieri: il bilancio dei balneari

Un lettino sulla spiaggia del mare di Ostia

L’estate 2025 non decolla “in termini di presenze e di consumi in spiaggia”, anzi “il mese di luglio è stato peggiore di giugno” è il quadro economico delineato da Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.

Per i balneari è tempo di bilanci. A cinque anni dalle chiusure per il covid (che ha rappresentato una stagione nera per il settore) le difficoltà sono nuove, ma le conseguenze le stesse: “questo il dato che scaturisce da un primo bilancio della stagione balneare effettuata sulla base della percezione dei nostri Associati”.

Meno presenze e meno consumi

Rincari sulle utenze, tassi di interesse alti e le rate da pagare non fanno rilassare gli italiani sotto l’ombrellone che preferiscono per le loro vacanze pacchetti smart, magari in mete più economiche. Intanto in per gli stabilimenti: “Se da una parte a giugno abbiamo registrato un aumento complessivo di presenze e consumi pari a circa il 20%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, al contrario a luglio la riduzione complessiva – sempre in termini di presenze e consumi – è stata di circa il 15% (con punte del 25% in Calabria ed Emilia-Romagna), viceversa, segno positivo anche questo mese in Sardegna e Puglia”, spiega Capacchione.

Nuove abitudini

Gli italiani cambiano abitudini per l’estate, mentre “sui nostri litorali abbiamo riscontrato più turisti stranieri a fronte di una diminuzione degli italiani, a conferma dell’attrattività del nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze, anche grazie alla molteplicità dei servizi offerti, apprezzati, efficienti, di successo e, soprattutto, di qualità”.

Non tutti rinunciano a lettino e ombrellone nel fine settimana: “Come per gli anni precedenti le presenze in spiaggia si sono concentrate, principalmente, nei fine settimana a riprova di una difficoltà economica delle famiglie italiane”.

Meno tedeschi e più norvegesi

Il mercato italiano, allo stesso tempo, si apre a nuovi mercati e flussi turistici: “Per le presenze straniere che, quindi, hanno un peso specifico maggiore rispetto a quelle italiane, abbiamo registrato meno tedeschi e più turisti provenienti dai Paesi Scandinavi e dell’Est Europa. In definitiva i primi 2 mesi dell’estate 2025 ha offerto una “fotografia” della sofferenza della domanda turistica interna e di alcuni Paesi europei che, tradizionalmente, caratterizzavano la stagione delle vacanze in Italia” ha spiegato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.

Parliamo di: ,