Spaccio in centro tra Anzio e Nettuno durante la movida: quattro denunciati

Una nuova operazione dei Carabinieri ha acceso i riflettori sulle notti di Anzio e Nettuno. Nel cuore della movida, tra locali affollati e giovani in strada, i militari hanno scovato un giro di droga pronto a finire nelle piazze dello spaccio. Quattro persone sono finite nei guai: una arrestata per spaccio e tre segnalate come assuntori. Un episodio che riaccende il dibattito sulla gestione della sicurezza nei due comuni costieri.
Crack nascosto tra le palazzine di Anzio
Ad Anzio, in pieno Corso Italia, i militari hanno notato un uomo seduto nell’androne di una palazzina. Alla vista della pattuglia ha tentato di liberarsi di alcune bustine gettandole a terra. Dentro, i Carabinieri hanno trovato 17 dosi di crack pronte per lo smercio, per un totale di circa cinque grammi. Per lui è scattato l’arresto immediato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Dopo le formalità di rito, è stato condotto ai domiciliari in attesa del processo.

Controlli nel borgo medievale di Nettuno
Nella stessa serata i controlli si sono spostati a Nettuno, nel suggestivo borgo medievale, oggi uno dei luoghi più frequentati della movida estiva. Qui i Carabinieri hanno fermato tre uomini, trovati in possesso di cocaina e hashish. Le quantità, ridotte, hanno fatto scattare la segnalazione come assuntori alla Prefettura. Un provvedimento che evidenzia come il consumo di droga non sia più un fenomeno marginale, ma diffuso anche tra chi frequenta i luoghi storici e turistici della città.
Sicurezza stradale e sanzioni
L’operazione non si è fermata alla lotta contro lo spaccio. I Carabinieri hanno messo sotto la lente anche la sicurezza stradale, elevando tredici multe per un valore complessivo superiore ai cinquemila euro. Tre veicoli sono stati sequestrati perché privi di assicurazione. Un segnale di come la mancanza di controlli negli anni abbia favorito comportamenti a rischio sulle strade principali dei due comuni.
Il bilancio dell’operazione
Alla fine del servizio straordinario sono state identificate 73 persone e controllati 38 veicoli. Un lavoro capillare che ha permesso di portare alla luce criticità diffuse, dal consumo di stupefacenti al mancato rispetto delle regole del codice della strada. Un quadro che conferma la necessità di mantenere alta la guardia, soprattutto nelle zone centrali più frequentate dai giovani.
Le responsabilità politiche
L’operazione dei Carabinieri riapre il fronte delle responsabilità politiche. La movida, risorsa economica e sociale per i due comuni, rischia di trasformarsi in un terreno fertile per spaccio e illegalità. Servono strategie più efficaci, dal potenziamento dell’illuminazione pubblica alla presenza costante di pattuglie, passando per un serio coordinamento tra forze dell’ordine e amministrazioni locali. La criminalità approfitta delle zone grigie, e la politica non può continuare a ignorarle.
Una sfida per il futuro
I due comuni, uniti da confini ma divisi da anni di gestione frammentata, si trovano davanti a una sfida cruciale: garantire sicurezza senza soffocare la vitalità della vita notturna. La pressione della criminalità organizzata e il radicamento delle piazze di spaccio rendono necessario un cambio di passo. I cittadini chiedono risposte, non slogan. La lotta allo spaccio non può essere affidata solo ai blitz occasionali: serve una visione a lungo termine che metta al centro legalità e prevenzione.