Vivono e spacciano nei boschi del Reatino: marocchino irregolare e armato arrestato dai carabinieri
Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti arrestano un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato concludono così una attività di indagine dalla quale emerse che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
Il marocchino aveva una roncola ed era mascherato
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane maghrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte. Il giovane immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale. In suo possesso trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita.
Diverse persone dimoravano nel bosco con una tenda
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti personali appartenenti a più persone, rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti e un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila. Lo straniero, privo di documenti di identità,poi identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa. L’uomo arrestato e associato presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.