Spari a Roma in strada, “Mi volevano rapinare”: 8 colpi nella notte, crivellate le auto parcheggiate

pronto soccorso policlinico Casilino

Si torna a sparare a Roma, dove questa notte un uomo, con precedenti penali per droga, si è presentato al pronto soccorso del Policlinico Casilino con una vistosa ferita alla spalla. “Mi hanno sparato, volevano rapinarmi”, ha raccontato ai sanitari che lo hanno soccorso.

Gli spari a Don Bosco

Da una prima ricostruzione, fatta dal racconto dell’uomo, un 28enne con precedenti di polizia, il fatto è avvenuto in via Quinto Pedio, a Don Bosco, nel VII Municipio di Roma. “Si sono avvicinati per rapinarmi e quando ho reagito mi hanno sparato. Non li conoscevo”, ha riferito agli agenti della Polizia di Stato che sono intervenuti per raccogliere la sua testimonianza. I colleghi della squadra mobile sono quindi andati sul posto e hanno trovato 8 bossoli a terra. Due auto erano crivellate di colpi, mentre una terza, una Fiat Panda, aveva il finestrino frantumato da un altro colpo.

La versione dell’uomo non ha convito del tutto gli agenti, che hanno avviato un’indagine per cercare di ricostruire l’accaduto. C’è da capire se si sia trattato di un regolamento di conti legato al mondo della droga, una spartizione di piazze o partite non pagate. Per il momento, il 28enne ribadisce la sua versione. Gli inquirenti stanno analizzando le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona, nella speranza di riuscire a capire chi possa aver fatto fuoco e ricostruire la verità.

Spari misteriosi

L’episodio ricorda quanto accaduto a Capodanno, quando un uomo si era presentato sempre al pronto soccorso del policlinico Casilino raccontando di essere vittima di una tentata rapina. Quella volta, però, gli spari erano diretti verso le gambe dell’uomo. E, malgrado la gambizzazione, l’uomo, un 50enne con precedenti di polizia, era arrivato al triage da solo. E, appunto, di non sapere chi lo avesse ferito, proprio perché si trattava di una tentata rapina. Anche in quell’occasione gli agenti del commissariato Casilino Nuovo e della Squadra mobile non avevano creduto alla versione fornita dalla vittima e avevano avviato delle indagini approfondite per scoprire cosa realmente successo.