Speranza e soci, si apre l’inchiesta Covid ma nessuno ne parla

Speranza Covid

Il fatto che Roberto Speranza e altri suoi colleghi siano indagati per il Covid non smuove nessuno: non oso immaginare che cosa mi sarebbe accaduto se al suo posto ci fossi stato io.

Eppure, quattro ministri in carica da tantissimo tempo – Speranza appunto, assieme alla Lamorgese, Di Maio e Guerini – dal 28 marzo sono indagati. Lo ha raccontato La Verità, nessuno lo ha smentito.

Speranza indagato per il Covid

A far loro compagnia altri ex ministri del Conte 2: l’attuale sindaco di Roma Gualtieri assieme ai suoi ex colleghi di governo Bonafede e De Micheli, Azzolina e Costa.

Con assoluta sincerità auguriamo loro di uscire al più presto dall’indagine, perché se le accuse vengono dimostrate poi sono dolori seri. Dall’usurpazione di potere politico, all’abuso di ufficio aggravato fino al sequestro di persona al procurato allarme: reati pesantissimi. Legati alla pandemia e alla sua gestione.

Ma nessuno di loro è disturbato dall’informazione, Belpietro a parte. Non ci sono titoli, interviste, carte da squadernare.

Per questo penso a che cosa sarebbe accaduto con un governo di destra, con ministri di destra indagati per il Covid al posto di Speranza e soci.

Troppi provvedimenti restrittivi

Tra lockdown, obbligo vaccinale, lockdown e green pass sono stati innumerevoli i provvedimenti restrittivi che hanno colpito milioni di italiani. Non tutto da buttare, per carità: ad esempio la campagna vaccinale andava fatta.
Ma si sono anche esasperate le persone che lavorano, o meglio che lavoravano….

C’è stata una politica insensibile ai danni derivati dal caos sociale. Rispetto ad altri paesi europei abbiamo voluto fare i primi delle classe, ma anche ieri abbiamo superato i duecento morti.

Colpa dei ministri? Lo stabilirà la magistratura. Certo è che se le denunce hanno fondamento e i giudici indagano, probabilmente non tutto è andato per il verso giusto. Anche perché si sono volutamente trascurate le cure alternative e questo lo dovranno spiegare facendo attenzione alle parole che pronunceranno davanti agli inquirenti.