Spettacolare a Napoli: spunta un presepe della squadra, protetta dal capitano Maradona

napoli presepe (2)

Una scultura in terracotta raffigurante l’intera squadra del Napoli insieme all’allenatore Luciano Spalletti e, nella veste di angelo custode della squadra, il “capitano eterno” Diego Armando Maradona. E’ la creazione del maestro artigiano presepiale Christian Carpi della Bottega Carpi di via San Gregorio Armeno. Che ha voluto così omaggiare la squadra che si appresta a conquistare il terzo scudetto della storia del club azzurro. Ci sono voluti oltre 20 giorni di lavoro a tempo pieno per realizzare la complessa opera, costituita da un unico blocco di terracotta scolpito e lavorato fino a rappresentare gli 11 calciatori titolari del Napoli, ritratti come se fossero in posa per una foto celebrativa.

Il racconto dell’artigiano di San Gregorio Armeno

“Ho voluto combinare le mie due grandi passioni, la scultura e il calcio”, racconta all’Adnkronos Christian Carpi, rappresentante della terza generazione della Bottega Carpi fondata a San Gregorio Armeno nel 1946. “Spinto dalla passione – spiega – ho pensato di realizzare un’unica scultura nella quale fosse rappresentata l’intera squadra, piuttosto che le statuine dei singoli calciatori”. Nella foto di famiglia ci sono tutti. Cc’è Kim Min-Jae, il bomber Victor Osimhen al quale è riservato l’onore di alzare la Coppa Campioni d’Italia, poi il mister Luciano Spalletti in tuta che abbraccia il suo pupillo Khvicha Kvaratskhelia, rivelazione del campionato. E ancora Zambo Anguissa, il capitano Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Matteo Politano, Stanislav Lobotka, Piotr Zielinski, il portiere Alex Meret e Mario Rui, veterano, in prima fila con lo scudetto nella mano sinistra.

C’è anche Maradona con le ali che protegge la squadra

Insieme alla squadra che si appresta a diventare campione d’Italia 2022-23 c’è anche Diego Armando Maradona, capitano dei primi due scudetti. Il Pibe de Oro è ritratto con due ali, a ricoprire il ruolo di angelo custode del Napoli. “L’ho immaginato come se fosse sceso dal cielo a festeggiare con noi – spiega Carpi – e l’ho inserito perché credo che in questo trionfo ci sia anche il suo zampino. In fondo lo stadio San Paolo rinominato stadio Diego Armando Maradona ed ecco che arriva il terzo scudetto. Sarà un caso?”. L’opera resterà un pezzo unico, spiega Carpi, nonostante le tante richieste arrivate da quando è esposta nella sua bottega di San Gregorio Armeno: “Il mio sogno – confessa – è poterla donare in modo che sia esposta all’interno dello stadio Maradona, come ricordo di questo indimenticabile scudetto”.

(Foto Veuvio live)