Spiava e perseguitava la moglie: denunciato 40enne di Velletri (video)

moglie aggredita

Talmente geloso  e morboso verso la moglie da posizionare un gps sotto la sua auto, da monitorare, utilizzando le sue password, i suoi social. Un minuto prima le diceva “ ti amo sei solo mia” poi la insultava dicendole “mi fai schifo”, non considerando né la presenza dei loro figli né tantomeno quella di amici o familiari.

Questi ed altri episodi, come quello in cui l’uomo ha minacciato di buttare giù il cancello di casa di casa dei suoi genitori se non gli avesse consegnato i figli, hanno indotto infine la donna a rivolgersi agli agenti del commissariato Velletri diretto da Luca de Bellis. Grazie al materiale probatorio raccolto dagli investigatori, formato sia da testimonianze che da  materiale informatico dal quale si evince che l’uomo era capace di farle anche 15 telefonate nello stesso giorno, i poliziotti hanno trasmesso alla Procura della Repubblica di Velletri una comunicazione di reato molto dettagliata.

La moglie spiata anche sui Social e con il Gps

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha così deciso di adottare nei confronti del 40enne un provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna e ai suoi familiari   Il divieto di avvicinamento si estende al posto di lavoro, alla abitazione sua e a quella dei genitori, all’istituto scolastico frequentato dai bambini; prevedendo altresì il divieto di comunicare con la moglie con qualsiasi mezzo.

La notifica del provvedimento è stata fatta dagli agenti del commissariato Velletri proprio l’8 marzo, giornata dedicata alla donna.

Nasce la App Scudo per le violenze domestiche

Proprio dall’8 marzo, dopo una proficua sperimentazione operativa sul territorio, le Forze di Polizia utilizzano la App Scudo, di supporto alla gestione delle attività di “pronto intervento” per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere.

Gli interventi inseriti in SCUDO riguardano sia gli episodi rientranti nel cosiddetto “codice rosso” sia i fatti che, seppur non caratterizzati da particolari gravità o aggressività, come le liti verbali, attraverso una condotta abituale potrebbero assumere, in futuro, rilievo penale, come atti persecutori o maltrattamenti ai danni di familiari o conviventi. Ciò consente di inserire e valorizzare dati riferibili a situazioni di rischio, anche se, in costanza di intervento, non si configurino chiare ipotesi di reato. La App Scudo rende disponibile un patrimonio informativo sui precedenti esistenti nei conflitti di genere, che si arricchisce e si aggiorna ad ogni intervento del comparto controllo del territorio.