Sport: è la Raggi il disastro-Capitale. Nessuno partecipa ai bandi per lo stadio

sport stadio flaminio

Sport, tutti  nodi vengono al pettine. Lo denuncia Fratelli d’Italia. “Il mondo sportivo della nostra città lo aveva già ampiamente previsto e dibattuto anche con chi oggi governa in Campidoglio. Nessuna domanda di partecipazione è pervenuta per i bandi per la concessione di tre impianti sportivi comunali che sono stati recentemente pubblicati da parte dell’amministrazione Raggi. Lo si evince dalla consultazione del sito istituzionale”. Così in un comunicato Fabrizio Ghera, capogruppo FdI alla Regione Lazio, Andrea De Priamo, capogruppo Fdi capitolino, Francesco Figliomeni Fdi, vicepresidente dell’assemblea di Roma Capitale e membro commissione Sport di Roma Capitale e Alessandro Cochi, delegato Sport della Federazione romana di Fdi.

Sport, assurdi i regolamenti dei bandi

Gli esponenti di Fratelli d’Italia spiegano. “Va ricordato che tali bandi sono stati predisposti sulla base del tanto pubblicizzato nuovo regolamento per gli impianti comunali che oramai da ben due anni è stato approvato. Ebbene questi sono i risultati, dopo già alcuni rinvii, figli di una logica assurda. Che prevede rilevanti investimenti ad associazioni e società sportive. Per giunta con periodi di concessione troppo ridotti per poter rientrare dell’investimento effettuato su una struttura ovviamente pubblica. Queste garanzie sono tutte a carico del privato, oneri e margine di rischio evidentemente valutati negativamente dagli operatori del settore”.

Nessuno vuole investire

“Insomma in 44 mesi dei 5 bandi pubblicati- continuano- tre sono andati deserti, di uno, quello della piscina di via Taverna, (14esimo municipio) non se ne ha alcuna notizia. Così l’impianto resta tristemente chiuso. Infine di un altro, quello della storica piscina della Lazio nuoto nel popolare quartiere della Garbatella, questi giorni in festa per il suo centenario, sappiamo che è stato aggiudicato a una socetà sportiva. Ma sappiamo anche che che vi sono stati ricorsi al Tar il cui esito definitivo ancora non è stato raggiunto”.

Palazzetto dello Sport e Flaminio nel degrado

“E a tutto questo aggiungiamo la chiusura del palazzetto di viale Tiziano, una vera e propria ferita nel tessuto sportivo di Roma. Con il basket di vertice per esempio costretto ad emigrare altrove. L’impianto è chiuso e abbandonato da oltre 2 anni. E per la ristrutturazione non ci risulta nemmeno pubblicato il bando per i relativi lavori. E non dimentichiamo lo stadio Flaminio, nello stato di degrado più completo negli ultimi anni, per il quale più volte si è favoleggiato di studi di fattibilità finora mai visti per un utilizzo futuro tutto da scoprire. Poi c’è il campo Testaccio retrocesso addirittura al Municipio I per non affrontare l’annosa questione e tanti altri”. “Insomma – concludono gli esponenti di FdI – in 44 mesi, nessun impianto nuovo realizzato, nessun impianto ristrutturato, nessun progetto dei concessionari nemmeno autorizzato. Pensiamo si possa parlare chiaramente anche di disastro sport nella Capitale”.

(Foto: SSLazio.org)