Stadio Anco Marzio a porte chiuse: il presidente dell’Ostiamare scrive una lettera aperta ai tifosi

Roberto Di Paolo, presidente dell’Ostiamare, ha scritto oggi una lettera aperta ai tifosi della squadra biancoviola, alla luce degli ultimi clamorosi sviluppi.
La Lega Nazionale Dilettanti ha infatti comunicato che la gara della 21ma giornata di serie D tra Ostiamare e Cassino, in programma domenica prossima, si giocherà a porte chiuse a causa della mancanza della certificazione per l’agibilità per il pubblico rilasciata dalla Commissione di Pubblico Spettacolo per lo stadio Campo Marzio. Una notizia che ha preso di sprovvista per primo il patron della squadra di Ostia. Ecco il testo integrale della lettera aperta ai sostenitori del club biancoviola.

Il testo della lettera del presidente Di Paolo ai tifosi dell’Ostiamare
“Mi innamorai dell’Ostiamare nel 2002! – ha esordito il presidente Di Paolo nella sua lettera ai tifosi dell’Ostiamare – La passione per il calcio l’ho sempre avuta e quando incrociai la mia strada con quella di Maurizio Asara da subito capii che ad Ostia avrei potuto dare il meglio di me.
Così accadde: vincemmo al primo tentativo il campionato di eccellenza e da quel momento, quei colori mi sono rimasti cuciti addosso.
La passione, l’affetto, la riconoscenza dimostratami da chi aveva l’Ostiamare nel cuore fecero il resto.
Conobbi tante persone diventate amiche.
Gli impegni personali poi mi tennero lontano dal calcio e giurai a me stesso che se un giorno fossi tornato sulla scena, il mio unico teatro potevano essere solo Ostia e l’Ostiamare.
Ed eccomi, passati 20 anni, fedele al mio pensiero e a quello della mia famiglia, di nuovo ad Ostia, più innamorato di prima. Tanto è vero che l’impegno, stavolta, non voleva essere parziale ma di totale coinvolgimento.
Il passo gigantesco, cioè quello di acquisire le quote della Società, è stato non solo concordato ma fortemente voluto da mio figlio Alessandro che, probabilmente se possibile, ama questa piazza anche più di me.
Dopo l’enorme sacrificio fatto per definire l’acquisizione delle quote societarie non avrei, e non avremo, mai pensato di ritrovarci a fare i conti con la poca chiarezza, e forse anche la poca lealtà, di chi, in maniera quanto meno dubbia se non subdola, ha voluto approfittare della nostra passione per il calcio e soprattutto per i colori biancoviola.
Ci risvegliamo e ci ritroviamo oggi in un incubo: alcuni giorni fa, il X Distretto di Pubblica Sicurezza “Lido di Ostia”, ci ha formalmente trasmesso una diffida al rispetto delle normative dello Stato relative alle autorizzazioni necessarie per poter esercitare pubblico spettacolo all’interno del centro sportivo “Anco Marzio”!
Da domenica, quindi, le gare della nostra prima squadra dovranno essere disputate a porte chiuse.
Anzi, da ciò che si evince dalla suddetta diffida, tutta la stagione 2021 – 2022 avrebbe dovuto essere disputata senza pubblico.
Il passaggio definitivo di proprietà delle quote della Società è stato effettuato una “manciata” di giorni fa e, fino ad allora, la mia famiglia ha provveduto esclusivamente a contribuire alla gestione della prima squadra e della juniores nazionale.
Mai, mai, e poi mai potevamo immaginare che questa gloriosa Società ci venisse ceduta con la palese omissione di un problema strutturale di vitale importanza; alla pari di una concessionaria che tenterebbe di vendere un’auto senza motore.
Io e la mia famiglia abbiamo subìto un grande “torto” ma il vero affronto è stato fatto al cuore dei tifosi e della città di Ostia, e pertanto per il grande rispetto che porto ai tifosi ed alla città sono comunque io a scusarmi per l’amarezza che questa situazione provocherà loro, nella speranza che il vero responsabile trovi la dignità di farlo personalmente!
Ho già dato mandato ai miei legali – ha concluso il presidente Di Paolo – di verificare eventuali profili di responsabilità e di porli, nel caso, dinanzi le opportune sedi”.