Stadio della Roma a Pietralata, il sindaco Gualtieri: “Si farà”

As Roma

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Lo stadio della Roma si farà, perché siamo già a uno stato avanzato”. Con queste parole, pronunciate durante un’intervista a Omnibus su La7, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha sgombrato il campo dai dubbi e rilanciato con forza il progetto dell’impianto giallorosso a Pietralata. Una dichiarazione netta, che arriva in un momento cruciale per il futuro dello stadio e che ribadisce la volontà politica del Campidoglio di portare avanti un’infrastruttura considerata strategica per la Capitale.

Gualtieri ha anche aperto alla possibilità di uno stadio per la Lazio, sottolineando come il Comune non ostacolerà “investitori che vogliono realizzare progetti utili e per il bene della città. Non cubature aggiuntive, ma solo stadi e grandi parchi”. Una presa di posizione chiara, che però si scontra con un territorio ancora diviso e con un’opposizione civica che non sembra voler arretrare.

Il Campidoglio risponde ai comitati

Proprio oggi, in Campidoglio, si è tenuto un incontro tra l’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, il capo della segreteria del sindaco Albino Ruberti e i rappresentanti dei comitati contrari alla costruzione dello stadio nell’area di Pietralata. Sul tavolo, la questione spinosa degli scavi archeologici, indispensabili per completare la progettazione definitiva e ottenere le autorizzazioni necessarie. Secondo quanto riferito da fonti capitoline, l’amministrazione ha illustrato nel dettaglio l’iter seguito per l’avvio delle indagini archeologiche, ribadendo la correttezza della procedura e sottolineando la necessità di non ritardare ulteriormente l’operazione, ritenuta “propedeutica alla realizzazione del progetto definitivo che la Roma sta redigendo”. La richiesta avanzata dai comitati di interrompere le attività è stata giudicata “impercorribile”, ma il Comune ha confermato la disponibilità a fornire la documentazione richiesta e a mantenere un canale di confronto aperto per discutere i futuri passaggi del progetto.

Rocca e l’alternativa Tor Vergata

Sul fronte istituzionale, si registra anche l’intervento del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che torna a esprimere la propria preferenza per l’area di Tor Vergata. “A me piace da morire l’idea di farlo lì”, ha detto, ricordando di averne parlato con l’allora amministratrice delegata della Roma. “Era un’area pensata anche per Expo, incompiuta, che si potrebbe valorizzare invece di impattare una comunità come quella di Pietralata”. Rocca ha comunque precisato che la decisione spetta a Roma Capitale, anche se ha voluto sollevare dubbi sull’impatto viabilistico dell’area scelta: “Non mi ero sentito confortato dalle parole dell’AS Roma sul traffico. I tifosi non usano i mezzi pubblici nemmeno per andare all’Olimpico”.

Proteste e blocchi ai lavori

Nel frattempo, sul campo, si registrano tensioni crescenti. Nella giornata di ieri, i comitati contrari al progetto hanno organizzato una protesta che ha impedito l’avvio degli scavi archeologici. Un segnale chiaro di quanto l’opposizione locale sia ancora forte e pronta a ostacolare l’avanzamento del progetto. I residenti temono impatti pesanti su traffico, servizi e qualità della vita. Il progetto, al contrario, viene presentato dai sostenitori come un’opportunità di riqualificazione e sviluppo sostenibile, con l’inserimento di aree verdi e nuove infrastrutture.

Una partita tutta romana

Lo stadio della Roma a Pietralata è diventato il simbolo di una sfida più ampia, quella tra la necessità di modernizzare le infrastrutture sportive e il dovere di tutelare il tessuto urbano e sociale della città. In una Capitale dove ogni scavo può rivelare tesori archeologici e ogni progetto rischia di arenarsi nella burocrazia, il confronto tra Comune, cittadini e club si fa sempre più serrato. La Roma, nel frattempo, lavora al progetto definitivo, mentre la politica cerca di bilanciare interessi sportivi, esigenze urbanistiche e richieste di trasparenza.