Stadio della Roma, via libera al progetto, il bosco c’è ma per l’agronomo è di “Scarso valore ambientale”

Il rendering del progetto dello stadio a Pietralata

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Il nuovo stadio della Roma fa un passo avanti decisivo. Il dipartimento Tutela ambientale del Comune di Roma ha acquisito la relazione dell’agronomo Mauro Uniformi, presidente nazionale dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali, che ha valutato il terreno destinato all’impianto sportivo. L’area di Pietralata, oggetto da mesi di dibattiti e sopralluoghi, è stata definita di “scarso valore vegetazionale e naturalistico”. La zona, secondo la perizia, non ospita un ecosistema di rilievo ma un bosco derivato da un ex frutteto, invaso da vegetazione pioniera e infestante, con pochi esemplari autoctoni.

Vegetazione degradata e pressione urbana

La relazione descrive un contesto già compromesso dalla presenza di infrastrutture pubbliche e private. La vegetazione è stata definita “di scarsa naturalità”, segno di un ambiente modificato pesantemente dalla mano dell’uomo.

L’area è segnata da anni di pressione antropica e da un evidente degrado ambientale. Intorno, il paesaggio urbano si mescola con residui verdi privi di un ruolo ecologico rilevante, una condizione che, secondo gli esperti, giustifica l’avanzamento del progetto senza danni irreversibili per l’ecosistema locale.

Compensazione verde e nuove piantumazioni

Uno degli aspetti chiave del parere tecnico riguarda la compensazione ambientale. I 7.000 metri quadrati di aree verdi destinati a ospitare lo stadio potranno essere “sostituiti” da un intervento di imboschimento equivalente. L’idea è creare una superficie verde con specie vegetali coerenti con il contesto, migliorando così la qualità ecologica complessiva. Questa compensazione consentirebbe di mantenere invariata la quantità di verde urbano, ma con una vegetazione più strutturata e meno esposta a degrado.

Il calendario del progetto

Con il via libera ambientale, il percorso verso il nuovo impianto giallorosso accelera. Il prossimo passo è il completamento degli scavi archeologici nell’area, indispensabili per escludere la presenza di reperti storici di rilievo.

Solo dopo questa fase sarà possibile presentare il progetto definitivo, atteso entro ottobre. L’amministrazione capitolina considera questa scadenza cruciale per rispettare i tempi di realizzazione previsti, aprendo così la strada ai successivi passaggi burocratici e operativi.

Un cantiere simbolo per la città

Il nuovo stadio della Roma è destinato a diventare uno dei cantieri più rilevanti per la Capitale nei prossimi anni. Non solo una struttura sportiva, ma anche un intervento urbanistico in grado di ridisegnare un’area oggi marginale, trasformandola in un polo moderno e multifunzionale. Il via libera tecnico sul fronte ambientale segna quindi un passaggio strategico: il progetto supera un ostacolo importante, lasciando intravedere l’inizio dei lavori in tempi relativamente brevi.