Stati Generali grillini, ennesimo pasticcio a 5 stelle: c’è il rischio infiltrati

grillini in rivolta

I cosiddetti Stati Generali dei grillini, già rimandati, si svolgeranno per giunta a distanza. Che è un bene, perché con il nerovismo che c’è, sarebbero potuti finire male. Come dice un  comunicato grillino, “gli Stati Generali del MoVimento 5 Stelle sono un momento di confronto ormai non rinviabile, ma in ottemperanza alle disposizioni assunte del Governo, l’incontro nazionale non potrà che essere svolto a distanza. Per poter predisporre la modalità telematica che consenta ai tavoli di lavoro di potersi confrontare approfonditamente, la due giorni di chiusura dovrà essere rinviata di una settimana e pertanto si svolgerà nelle date del 14 e 15 novembre”.

Confronto cruciale per i grillini

I prossimi Stati Generali del M5S saranno uno snodo cruciale non solo per i grillini ma anche per l’intera maggioranza. Il premier Giuseppe Conte ha rimandato la verifica di governo a dopo il congresso grilli. Ma sui preparativi è scontro tra i vertici di Rousseau e lo stato maggiore 5 Stelle. Lo rivela l’agenzia Adnkronos. In una chat visionata dall’agenzia infatti, Enrica Sabatini – che fa parte del board di Rousseau ed è anche responsabile del coordinamento e affari interni del Team del Futuro – in un messaggio indirizzato al capo politico Vito Crimi e al Comitato di Garanzia ha sollevato alcuni problemi.

Ma il sistema di registrazione fa acqua

Questo dopo aver lamentato, nei giorni scorsi, di non essere stata coinvolta nell’organizzazione dell’evento. Sabatini evidenzia “numerose criticità gestionali”. Che, “alla luce delle scelte fatte, saranno a carico dei facilitatori regionali” nonché “i numerosi problemi che emergeranno e che avranno un impatto determinante sulla legittimazione dell’intero percorso”. In particolare Sabatini contesta “il sistema di prenotazione scelto per gli Stati Generali”. Con il quale, osserva l’ex consigliere comunale pescarese, “potranno registrarsi anche esponenti di altri partiti, giornalisti, persone sospese o espulse dal MoVimento, persone con sentenze penali a proprio carico, persone con falsi profili o la stessa persona con profili diversi.

Anche il regolamento grillino sotto accusa

E questa platea – sottolinea – sarà quella che andrà a votare. E, quindi, scegliere i delegati che dovranno definire la linea del MoVimento e il documento che sarà messo al voto degli iscritti”. Per l’esponente di Rousseau “non è quindi garantita alcuna certificazione dell’identità delle persone che parteciperanno alla votazione. Né della votazione stessa e ciò potrebbe inficiare il risultato delle scelte di ogni singola assemblea provinciale e regionale”. A queste criticità, rimarca Sabatini, “si aggiungono quelle relative al regolamento che sono state evidenziate nella precedente comunicazione e che ad oggi permangono”.