Stazione Termini, egiziano massacra e scaraventa a terra un 61enne per rubargli la catenina

Il suk della Stazione Termini non si smentisce mai. Dopo l’ultima “bonofica” di due giorni fa da parte delle forze dell’ordine, nulla è cambiato. Immigrati, regolari o irregolari, senza fissa dimora, pregiudicati, tornano a colpire in quella che considerano la loro riserva di caccia. Un egiziano, non si sa se clandestino o meno, se pregiudicato o meno, ha rapinato della catenina in oro un 61enne polacco. Il turista, con l’aiuto di un bastone, stava camminando in piazza dei Cinquecento, a Roma, proprio davanti alla stazione Termini, il 6 luglio scorso. La vittima è stata malmenata e scaraventata a terra e, oltre al trauma al volto, aveva perso anche un dente.
L’egiziano arrestato grazie alle telecamere
Soccorsa in ospedale, aveva avuto 10 giorni di prognosi. Il 61enne aveva poi sporto denuncia ai poliziotti del commissariato Viminale che avevano subito avviato le indagini. Grazie alle immagini delle telecamere individuate vicino al luogo dell’aggressione, i poliziotti sono riusciti a rintracciare l’autore della rapina, un egiziano di 22 anni, che è stato fermato ieri sera in via Manin, con le accuse di rapina e lesioni gravi. Non è possibile che gli stranieri bivacchino e rapinino la gente alla Stazione Termini, che dovrebbe essere il biglietto da visita della Capitale. Come la stazione Tiburtina, non più frequentabile da anni, pena l’essere aggrediti da bande di stranieri che vi si sono insediati. Perché questa gente è ancora in Italia, perché non è in galera o al loro Paese?
