Stazione Tiburtina, residenti infuriati. Così è peggio di prima

I lavori di abbattimento della sopraelevata della tangenziale est in prossimità dello scalo ferroviario della stazione Tiburtina stanno andando avanti. E l’assessore all’urbanistica Montuori con la sua collega alle infrastrutture Meleo parlano di rivoluzione  epocale. Indubbiamente quel tratto di strada a quattro corsie che si snodava a diversi metri di altezza davanti alle finestre delle case, era una delle immagini più brutte di Roma. Finita anche in un celebre film di Paolo Villaggio. Dove il mitico ragionier Fantozzi si buttava direttamente dalla finestra di casa sul tetto dell’autobus. Per non fare tardi al lavoro. L’abbattimento dell’ecomostro quindi andava fatto. Ma è sul progetto di riqualificazione che si è acceso lo scontro tra i cittadini e l’amministrazione Raggi.

Infatti nei mesi scorsi sono state raccolte in zona più di 8 mila firme. Per chiedere l’arrivo della ‘mobilità dolce’, con piste ciclabili, tanto verde e aree attrezzate. Al posto della vecchia superstrada. Il tutto è stato messo nero su bianco, e trascritto in una delibera di iniziativa popolare. Che però è stata bocciata dal Campidoglio, con il voto contrario della maggioranza M5S in Aula Giulio Cesare. Segno che il Comune intende andare avanti per la sua strada. Che prevede comunque secondo i comitati la presenza di tanto cemento. Con una sola differenza, che le macchine anziché sfrecciare in alto, avranno le loro brave quattro corsie ad altezza terra. Cosa che ha fatto dire ai rappresentanti di zona che così è peggio di prima.

Piazzale della stazione Tiburtina: la Raggi boccia il progetto popolare

La protesta dei comitati contro il progetto di riqualificazione della Tiburtina voluto dalla Raggi

Il progetto di riqualificazione della parte di tangenziale est che ha visto l’abbattimento della sopraelevata in prossimità della stazione Tiburtina non piace per niente ai residenti della zona. Tutti d’accordo sul fatto che l’ecomostro andasse abbattuto, ma rimangono grandi polemiche sulla sistemazione dell’area. Che i cittadini avevano immaginato come un grande spazio verde, interdetto alle auto. Una sorta di ‘risarcimento ambientale’, dopo tanti anni di inquinamento, rumori e disagio.

Invece il progetto del Campidoglio prevede solo la ripiantumazione di una quarantina di alberi. E una piastra pedonale in prossimità della stazione. Per il resto poco spazio per verde, parchi giochi e altro. Che lasceranno il posto a quattro corsie a scorrimento veloce riservate alle auto. Fino alla rotatoria, che permetterà l’accesso allo scalo ferroviario. La Raggi si è difesa, per bocca degli assessori Montuori e Meleo. Non potevamo isolare il secondo hub ferroviario della Capitale, hanno ribadito da Palazzo senatorio. Ma l’attenzione al verde e alla vivibilità sono garantite. Pensiero non condiviso però da chi in zona ci abita davvero.

Così è solo una colata di bitume

”Già un anno fa pubblicavamo il rendering del progetto del Campidoglio e dal Comune. E ci piovvero addosso accuse di falsificazione della realtà. Mentre la sindaca Raggi e gli assessori Montuori e Meleo dicevano che stavano portando avanti un progetto green e di mobilità sostenibile noi li smascheravamo. Facendo notare che stavano facendo uno stradone. Col senno di poi – accusano gli abitanti di Tiburtina – hanno fatto ancora peggio delle aspettative”. E poi l’amara  conclusione. “La riqualificazione che la Sindaca decanta sui social è solo un’enorme distesa di bitume con in fondo una rotatoria”. Come dire, per Roma e la periferia est della Capitale, una ennesima grande occasione buttata al vento.

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