Stefano Fumagalli (giornalista del Tg2) aggredito dagli anarchici: allarme bipartisan


“Tengo ad esprimere totale solidarietà al giornalista Stefano Fumagalli e alla troupe del Tg2 per l’aggressione subita ieri davanti al carcere di Opera. Ringrazio le Forze dell’ordine per essere intervenute evitando il peggio. Non arretriamo davanti a intimidazioni e minacce”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Fontana: “Contro Fumagalli del Tg2 aggressione ignobile”

“Esprimo la mia solidarietà al giornalista Stefano Fumagalli, alla sua troupe e a tutta la redazione del Tg2 per l’ignobile aggressione subita ieri sera davanti al carcere di Opera. Quanto avvenuto è un fatto grave e da non sottovalutare. Auspico che gli autori di tale gesto vengano prontamente individuati”. Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, che ha sentito telefonicamente il giornalista Stefano Fumagalli.

Richetti: “Un attacco vigliacco”

“Solidarietà al cronista del Tg2 Stefano Fumagalli, aggredito ieri sera davanti al carcere di Opera, dove è detenuto l’anarchico Alfredo Cospito. Questi eversivi cercano di impedire la libertà di stampa. Di fronte a queste minacce lo Stato non arretrerà di un millimetro nella difesa della legalità e dei diritti costituzionali”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan.

Parla di “attacco vigliacco”, il deputato renziano Matteo Richetti. “La mia solidarietà e quella del gruppo che presiedo al giornalista Stefano Fumagalli ed alla troupe del Tg2, vigliaccamente aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro al di fuori della casa circondariale di Opera. Chi pensa di usare la violenza e l’intimidazione come forma di lotta politica è lontano dalla democrazia e va censurato senza esitazioni”. Così Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

“Le proteste dell’universo anarchico si stanno connotando per un crescendo di gravità e l’attacco agli operatori dell’informazione qualifica un livello davvero preoccupante. Impedire di raccontare quel che accade, infatti, significa privare i cittadini della libertà di conoscere. Questo rafforza la convinzione che lo Stato non possa fare alcun passo indietro rispetto all’ondata di violenza in corso”. Lo dichiara il presidente dei deputati di Forza Italia Alessandro Cattaneo.