Stoltenberg parla con Repubblica e allontana la pace: “La Nato non accetterà mai di dare la Crimea ai russi”

Stoltenberg

“Dobbiamo aspettarci ulteriori offensive russe, ancora più brutalità, più sofferenza e una maggiore distruzione di infrastrutture strategiche e di zone residenziali. Finora l’offensiva della Russia nel Donbass non sta decollando perché le truppe ucraine oppongono una strenua resistenza”. Lo ha detto, in un’intervista al quotidiano Repubblica, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Molte persone hanno paura che l’aggressione russa possa portare alla terza guerra mondiale. Lo pensa anche lei? “Si tratta di minimizzare il più possibile il rischio. Dobbiamo sempre prendere sul serio la minaccia di una guerra globale”. “Dobbiamo fare tutto il possibile perché la guerra in Ucraina non si allarghi ad altri paesi. È per questo motivo che non inviamo truppe Nato in Ucraina. Sosteniamo il Paese in modo massiccio, ma la Nato volutamente non è parte belligerante”. “Noi ovviamente avvertiamo la minacciosa retorica nucleare della leadership russa, ma tutto ciò è irresponsabile e spietato. Una guerra nucleare non può esserevinta da nessuno e non dovrebbe mai essere scatenata, questo vale anche per la Russia. Dal 24 febbraio, la Nato non ha osservato alcun cambiamento nella strategia nucleare russa”.

“L’Ucraina deve vincere questa guerra perché sta difendendo il proprio paese. L’annessione illegale della Crimea non sarà mai accettata dai membri della Nato. Sosterremo l’Ucraina fino a quando il presidente Putin porterà avanti questa guerra. Saranno però il governo e il popolo ucraino a decidere in maniera sovrana su una possibile soluzione di pace…”.

Le dichiarazioni di Stoltenberg arrivano ventiquattr’ore dopo l’apertura imprevista e per molti versi apprezzata di Zelensky, che per la prima volta ha ipotizzato la possibilità che Kiev riconosca l’annessione russa della Crimea in cambio del ritiro di Mosca oltre i confini precedenti all’invasione. Parole che probabilmente hanno due destinatari: Putin, da una parte, ma anche i vertici ucraini dall’altra. E che confermano come questa “partita” abbia ormai più giocatori e non solo le due parti in conflitto. Il numero uno della Nato, parlando con il giornale tedesco Welt am Sonntag, ha anche garantito il sostegno a Kiev finché il Cremlino deciderà di proseguire questa guerra, fossero anche “mesi o anni”. Ci saranno “ancora più distruzioni di infrastrutture e di aree residenziali”, ha infine ammonito il segretario generale norvegese.