Storace: “La sinistra non vuole la pacificazione, per lei deve essere guerra civile permanente”

Francesco Storace, storico esponente della destra italiana, è giunto alla conclusione che in realtà a questa sinistra non interessa proprio la pacificazione nazionale da tanti auspicata. Dalla destra in primo luogo. E lo fa in un’intervista al quotidiano “il Giornale”. E commenta: “Non va sottovalutato quanto succsso in via Sommacampagna. Quella sede è uno dei luoghi simbolo della destra romana. In quelle stanze si sono fatti le ossa in tanti, da Gasparri a Buontempo. Ospitava Radio Alternativa, la radio libera di destra. Pensare che venga violato quel luogo aggredendo cinque ragazzi fa vanire la pelle d’oca”. Storace ricorda bene, benissimo, quegli anni difficili e al quotidiano milanese spiega di non trovarli affatto “formidabili”, come molti dicono.
Storace: quella stagione non deve tornare mai più
“Quella stagione me la sono vissuta con tre attentati. Uno dopo l’altro: casa, macchina, poi mi hanno sparato. Insomma, quella stagione è stata orribile. E considerando che c’è anche chi non la può più raccontare. Vedere che torna quel tipo di antifascismo militante fa capire perché sia difficile per alcuni definirsi antifascisti oggi. E non perché si voglia instaurare un regime, non ci passa manco per la testa. Ma perché a Roma e a Milano, come ha detto anche la Meloni alla Camera, l’antifascismo militante era lo strumento con cui si ammazzavano i ragazzi. Tornare a quell’epoca sarebbe terribile”. Storace prosegue: “Non so se ci sia già un’organizzazione. Spetta agli investigatori scoprirlo. Però il clima è di quelli brutti. E la responsabilità maggiore è dei partiti del centrosinistra, a partire da Enrico Letta.

La responsabilità del brutto clima è di Enrico Letta e della sinistra
Perché hanno spinto troppo sull’acceleratore della demonizzazione. Perché poi – spiega Storace – se lo fanno i leader, figurati se un ragazzino, un teppistello, non ci va a nozze”. E anche se Fratelli d’Italia ha preso le distanze dal fascismo, sembra che debbano proprio fare da bersaglio… “Attenzione, avevano già iniziato in campagna elettorale, non solo col fascismo ma coi diritti civili eccetera. Io non mi sono scordato i comizi della Meloni a Cagliari e di Salvini ad Arezzo. Quando, nella noncuranza delle forze dell’ordine, sono saliti sui palchi i giovanotti scapestrati della sinistra, pretendendo di togliere il microfono ai leader. Ma quando mai a noialtri ci veniva in mente di andare a contestare i comizi altrui?”, si chiede Storace. E aggiunge: “Temo che andrà peggio. Questi (la sinistra) sono impazziti per aver perso il potere.
La destra ha sempre chiesto la pacificazione nazionale
Guardi i rave party. Mi sta bene una critica sullo strumento scelto, decreto invece che disegno di legge, ma alla fine tu ci stai dalla parte della legalità o no? A questi non gliene frega niente, vanno avanti come ruspe evocando la deriva autoritaria”. Per quanto riguarda il comportamento del centrodestra, sta ben dimostrando il senso della misura. “Se c’è un motivo che ha caratterizzato la destra da Almirante in poi è il tema della pacificazione nazionale. E la sinistra non l’ha mai accettato, per lei deve essere guerra civile permanente, e questo non va bene… Come ha detto Gianfranco Fini dalla Annunziata, il fascismo è nato 100 anni fa ed è morto 80 anni fa. Chi ha voglia di farlo rinascere?”