Storace: “Pd insolente contro Durigon, speriamo che non gli sparino in mezzo alla strada…”

Pd Durigon

Il Pd nel Lazio fa come il personaggio di un film di Benigni. Alla domanda sui problemi di Palermo non citava la mafia come emergenza, ma il traffico: il traffico del Pd romano è il leghista Durigon. Non si cita lo scandalo Ruberti, che di ora in ora rivela sviluppi sconvolgenti e un clima di omertà inquietante, ma l’esponente leghista. Avete capito bene. Il problema dei dem è la candidatura di Durigon nel Lazio.

Andrea Casu non parla sullo scandalo Ruberti ma è preoccupato da Durigon

Andrea Casu, ineffabile segretario del Pd Roma, di domenica mattina ha allertato le agenzie di stampa per questa esilaranre nota stampa.

“La Lega è pronta a candidare a Viterbo (forse perché a Latina sarebbe stato davvero troppo…) Claudio Durigon, potente ras salviniano nel Lazio, che appena un anno fa voleva intitolare il Parco di Latina ad Arnaldo Mussolini, fratello del Duce. Gravissimo, ma ancora più grave perché ora quel parco è il ‘Parco Falcone Borsellino’, i due eroi italiani alla lotta alla mafia. Quindi la Lega promuove i nostalgici del ventennio che addirittura vogliono cancellare la memoria della lotta alla mafia. Durigon per questa storia si è dimesso un anno fa da sottosegretario all’Economia. Ma eccolo ora rispuntare in un seggio blindato: per Salvini evidentemente Mussolini è più importante di Falcone e Borsellino”.

Storace: “Pd insolente contro Durigon”

Francesco Storace ha dedicato alla questione un commento fulminante: “Pd insolente contro #Durigon della #Lega. Gli rinfacciano una frase. Dimenticano quelle di #Frosinone. Speriamo che non gli sparino in mezzo alla strada…”, chiosa l’editorialista di Libero.

Il riferimeno è chiaramente a Ruberti, che ha detto al suo interlocutore frasi come “Inginocchiati”, “Ti sparo”, “Ti ammazzo”. Al Corriere della Sera, il braccio destro prima del governatore Zingaretti e poi del sindaco Gualtieri, ha detto che la discussione è nata a tavola cosa si è parlato a tavola? “Di calcio”. Vladimiro De Angelis “era intervenuto per sedare la rissa, e dal suo punto di vista, un uomo di affari, era una perdita di tempo per una stupidaggine. Da lì la frase ‘mi ti compro'”. Alla domanda se avesse ricevuto le scuse in ginocchio, Ruberti risponde: “No. Me me sono andato. E il giorno dopo ho chiesto scusa. E’ una cosa ormai chiarita,vecchia di due mesi. Dispiace sia stata tirata fuori ora. Mi sono dimesso per evitare strumentalizzazioni”. Al Pd fanno finta di crederci. Il 25 settembre vedremo se gli elettori hanno creduto al Pd.