Strage di cani e gatti in provincia di Latina. “Sono stati avvelenati da qualche maniaco”

cani gatti

Bisogna indagare su cani e gatti avvelenati e morti a Fondi, in provincia di Latina. Lo dichiara, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione ecologista animalista, Gabriella Caramanica.

“Apprendiamo con grande preoccupazione e indignazione quanto sta accadendo nel territorio di Fondi, comune della provincia di Latina, da dove giungono notizie tragiche e allarmanti: negli ultimi giorni, infatti, ignoti avrebbero distribuito del cibo avvelenato all’interno di una colonia animale, presente nella citta’ pontina e regolarmente registrata, causando la morte di numerosi gatti e cani – spiega Caramanica -. Un fatto tragico, che Rivoluzione ecologista animalista condanna con assoluta fermezza e che necessita di un immediato intervento da parte degli enti competenti – aggiunge -. In particolare, alla luce di questo delicato e complesso contesto, chiediamo che non vengano fatte ulteriori speculazioni sui decessi degli animali avvelenati – come starebbe di fatto gia’ avvenendo attraverso richieste di fondi da destinare a titolo di ricompensa ad un ipotetico testimone -, nella consapevolezza maturata che l’autorita’ giudiziaria e forze di polizia sono le uniche chiamate a chiarire le ragioni delle morti dei quattro zampe e ad individuare in tempi rapidi e concreti gli autori di questo atto criminale. Rea continuera’ a monitorare la situazione con grande attenzione”, conclude.

Undici gatti e tre cani morti avvelenati a Fondi

I fatti, come scrive Latina Oggi, sono stati registrati il 14 marzo a Fondi, dove la presidente dell’associazione di volontariato a tutela degli animali e dell’ambiente Eva Marrocco ha denunciato la morte di 11 gatti e 3 cani tra gli 84 gatti e 7 cani che regolarmente registrati ospita presso il suo rifugio. «Mi sono recata presso il rifugio – ha spiegato Marrocco – ma arrivata lì ho notato che c’era qualcosa che non andava. L’accoglienza solita dei miei bimbi pelosi non c’è stata. Non sono corsi da me. Ho iniziato come al solito a chiamarli ma nessuno è arrivato. Mi sono avviata verso i loro soliti luoghi abitudinari e lì – ha sottolineato la volontaria – la terribile scoperta». Le macabre scoperte non hanno fermato Eva Marrocco che ha allertato Carabinieri forestali e Asl. La pista è quella dell’avvelenamento.