Strage silenziosa di ciclisti in Italia: nel 2025 già 72 morti sulle strade

Strage silenziosa di ciclisti in Italia nel 2025 già 72 morti sulle strade

Nel periodo compreso tra gennaio e il 18 maggio 2025, sono già 72 i ciclisti morti sulle strade italiane, secondo quanto rilevato dall’Osservatorio ASAPS-Sapidata, in collaborazione con la Polizia Stradale. A questo bilancio tragico si aggiungono 11 decessi tra gli utenti di monopattini elettrici, segno di una crisi crescente nella mobilità urbana e della fragilità degli utenti cosiddetti deboli della strada.

Ciclisti morti in aumento dell’11% nei primi quattro mesi

Il confronto con l’anno precedente rende ancora più chiara la gravità della situazione: nei primi quattro mesi del 2025, i ciclisti morti sono stati 60, contro i 54 dello stesso periodo del 2024, con un incremento dell’11%.

Tra le 72 vittime complessive registrate fino al 18 maggio, 68 sono uomini e 4 donne, mentre 32 avevano più di 65 anni, sottolineando la vulnerabilità delle fasce più anziane della popolazione. Inoltre, 9 ciclisti sono stati travolti da automobilisti che si sono dati alla fuga, un dato che riaccende i riflettori sul fenomeno dei “pirati della strada”.

La distribuzione mensile dei decessi mostra un andamento costante e preoccupante:

  • Gennaio: 12 vittime
  • Febbraio: 15
  • Marzo: 14
  • Aprile: 19
  • Maggio (fino al 18): 12

Nel Lazio 3 ciclisti e 2 utenti in monopattino deceduti

Le regioni con il maggior numero di decessi tra i ciclisti sono:

  • Lombardia: 16 morti
  • Emilia-Romagna: 12
  • Veneto: 8

Nel Lazio, nei primi mesi del 2025, sono morti 3 ciclisti, di cui 1 a Roma, secondo i dati diffusi da ASAPS. A questi si aggiungono 2 decessi tra gli utenti di monopattini elettrici, che confermano la crescente emergenza legata alla micromobilità urbana.

Gravissima anche la situazione per quanto riguarda i pedoni: 24 sono stati i decessi nel Lazio, di cui ben 16 solo nella Capitale, che si conferma tra le città con il tasso più alto di incidenti mortali a carico dei pedoni.

ASAPS: “Servono piste ciclabili, sanzioni più severe e cultura della responsabilità”

Il presidente dell’ASAPS, Giordano Biserni, ha lanciato un appello alle istituzioni affinché intervengano con misure urgenti per aumentare la sicurezza degli utenti vulnerabili, in particolare ciclisti, pedoni e conducenti di monopattini.

Le principali proposte avanzate includono:

  • Estensione delle piste ciclabili in ambito urbano e suburbano;
  • Inasprimento delle pene per i pirati della strada, soprattutto nei casi di fuga dopo l’incidente;
  • Campagne di educazione e sensibilizzazione rivolte a tutti gli utenti della strada.

Nel Lazio, le autorità locali hanno già avviato alcune azioni:

  • La Polizia Stradale ha potenziato i controlli con autovelox e telelaser su arterie trafficate come la Pontina;
  • La Regione ha lanciato la campagna “#NonCorrere!“, con spot educativi e iniziative informative;
  • Nelle scuole sono stati avviati progetti di educazione stradale per formare i giovani al rispetto delle regole e alla prudenza.

Nonostante questi primi segnali, i numeri dimostrano che gli sforzi finora messi in campo non bastano: servono interventi più incisivi e coordinati, sia dal punto di vista infrastrutturale che culturale, per costruire un sistema di mobilità davvero sicuro per tutti.