Stupratore seriale a Roma, Simone Borgese ai domiciliari: aveva già violentato altre donne

Violenza sessuale

È finito ai domiciliari, perché è così che ha deciso il gip, Simone Borgese, il 39enne accusato di aver stuprato una studentessa romana di 26 anni. La violenza l’8 maggio scorso, ma la data non sembrerebbe essere casuale. Nello stesso giorno, di nove anni fa, Borgese aveva pestato di botte, rapinato e violentato una tassista sotto un viadotto di Piana del Sole, la strada che porta all’aeroporto di Fiumicino. E nel 2014 aveva abusato di una minorenne, una ragazzina di 17 anni, in un ascensore di Roma.

Dopo condanne per molestie sessuali e anni in carcere, Borgese era tornato in libertà. E l’8 maggio ha pensato bene di ‘colpire’ ancora.

Simone Borgese, lo stupro alla Magliana

Ha abbordato con una delle scuse più classiche e innocue, quella di chiedere un’indicazione stradale, una ragazza di 26 anni. Non voleva ottenere informazioni, conoscere la direzione giusta, Borgese probabilmente aveva in ‘mente’ già un piano: abusare della studentessa romana. E così è stato. La ragazza si trovava alla fermata dell’autobus in via della Magliana quando un’auto si è avvicinata. Alla guida il 39enne, che le ha chiesto delle informazioni per poter raggiungere l’entrata al G.R.A. direzione “Eur”. La studentessa ha cercato di aiutarlo: smartphone alla mano, ha messo in funzione l’app delle mappe stradali per fornire le informazioni. Ma lui, approfittando del traffico che si era creato e mostrando il suo cellulare completamente scarico, le ha chiesto la cortesia di accompagnarlo, aprendo lo sportello.

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La violenza sessuale

La ragazza, vedendolo in difficoltà, è salita a bordo dell’auto. Il 39enne le ha chiesto di poter effettuare una chiamata con il suo telefono ma, dopo aver fatto due tentativi senza risposta, non gliel’ha restituito, sequestrandoglielo. Anzi, ha iniziato a farle delle avances insistenti. Poi l‘abuso sessuale in una zona isolata. Borgese l’ha riaccompagnata nei pressi di Villa Bonelli, l’ha lasciata lì e la studentessa con coraggio ha denunciato tutto alle forze dell’ordine.

Gli abusi precedenti, ora i domiciliari per Borgese

Gli agenti di Polizia hanno ascoltato la giovane, hanno fatto partire le indagini e sono riusciti a risalire al 39enne, allo ‘stupratore seriale‘. Borgese, infatti, aveva già abusato di altre donne: l’8 maggio del 2015 aveva violentato la tassista ed era stato condannato a 7 anni e sei mesi di reclusione per lesioni, violenza sessuale e rapina.

Nel 2022, invece, era stato condannato ancora una volta a due anni e 10 mesi, sempre per molestie sessuali, ma questa volta su una ragazza di 17 anni, abusata in un ascensore di Roma. E ora il caso della studentessa di 26 anni, con la scusa di chiedere informazioni stradali e di avere il cellulare scarico. La Procura per lui aveva chiesto, di nuovo, la detenzione in cella, ma il gip ha deciso per i domiciliari.